La raccolta riprende, ma non dovunque|Su Facebook gruppi contro Cammarata

di

04 Giugno 2009, 13:45

2 min di lettura

Riprende la raccolta dei rifiuti a Palermo, ma procede a rilento e a macchia di leopardo. Nel primo pomeriggio di oggi è stato annunciato un sopralluogo del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo alla discarica comunale di Bellolampo, ma in città la situazione non è ancora tornata alla normalità. Nei quartieri del centro campane e cassonetti vuoti si alternano a cumuli di immondizia e a roghi improvvisati, costringendo i vigili del fuoco a intervenire, per la sesta notte consecutiva, soprattutto nei quartieri Cruillas, Falsomiele, Villaggio Santa Rosalia, Romagnolo e Noce. Ma è proprio nei vicoli del centro che le contraddizioni si fanno più evidenti: intorno al teatro Massimo non ci sono più i cassonetti ricolmi, ma è sufficiente percorrere le vie laterali, come via Spinuzza, meglio nota come la zona della “Champagneria” per trovarsi di fronte a una montagna di rifiuti. A pochi metri, decine di tavolini all’esterno dei locali dove passanti e turisti si fermano per consumare un pasto o bere qualcosa. Impossibile sostare a lungo per l’olezzo e la vicinanza con i rifiuti. Eppure la montagna di rifiuti resta lì, addossata a uno dei vicoli più frequentati della città. Non è difficile imbattersi neanche in cumuli di rifiuti speciali e ingombranti abbandonati in mezzo alla strada. E mentre si attende un ritorno reale alla normalità, il social network più popolare si mobilita con iniziative creative. Come il gruppo “Adotta un sacchetto di spazzatura Palermitano e donalo a DIEGO CAMMARATA…”. Oltre 1760 gli iscritti in meno di tre giorni. “Anche se non sei Palermitano, puoi adottare ugualmente a distanza un sacchetto di spazzatura palermitano” si legge nella bacheca. “Un sogno nel cassonetto” è il nome di un altro gruppo nato subito dopo. Sulle bacheche del social network i commenti dei cittadini, divisi tra l’esasperazione e le accuse alla gestione del bilancio dell’Amia.
Finora sarebbero almeno 700 i cassonetti e le campane per la raccolta differenziata andati in fumo. Le stime fornite dalla Prefettura parlano di quasi 1600 tonnellate raccolte e portate in discarica fino alle 19 di ieri sera, con un incremento dei rifiuti rimossi che ammonta a circa 600 tonnellate. A coordinare le operazioni il Prefetto Giancarlo Trevisone, in un intervento che coinvolge Comune e Regione: sono quattro, infatti, gli autocompattatori messi a disposizione dagli Ambiti territoriali militari dalla Regione siciliana e 150 i militari arrivati nel capoluogo per accelerare le operazioni di pulizia. L’arco di tempo previsto per riportare la situazione alla normalità è di una decina di giorni.

Pubblicato il

04 Giugno 2009, 13:45

Condividi sui social