30 Giugno 2013, 17:25
2 min di lettura
PALERMO – Legambiente Sicilia esprime grandissima soddisfazione per i contenuti e le conclusioni della verifica tecnica sul MUOS di Niscemi affidata dai Giudici del TAR Palermo all’Università la Sapienza di Roma. In modo lapidario viene sancito che “l’indagine di conformità con finalità di approvazione per gli effetti ambientali…(redatta dagli americani ndr) è priva del rigore e della completezza necessari a garantire la piena validità dei risultati, indispensabile requisito di uno studio che riguarda un sistema complesso nel Sito di Interesse Comunitario Sughereta di Niscemi, in vicinanza del Comune di Niscemi, classificato in zona sismica e ad elevata pericolosità, e di tre aeroporti”; ed ancora “Si rileva inoltre che le varie articolate normative italiane in tema di insediamento di nuovi impianti di comunicazione a radio frequenza non sono state considerate con la dovuta attenzione”.
Legambiente è intervenuta nel procedimento pendente dinnanzi al TAR con gli avvocati Nicola Giudice, Corrado Giuliano, Daniela Ciancimino, Marilena Del Vecchio, Antonella Bonanno, e con la consulenza del chimico Eugenio Cottone e del medico Rino Strano. La prossima scadenza è fissata il 9 luglio, quando verranno discussi altri due distinti ricorsi del Ministero della Difesa contro la Regione Siciliana per chiedere l’annullamento della sospensione dei lavori e della revoca delle autorizzazioni. “A fronte delle conclusioni della verifica disposta dal TAR, appare sempre più grave la posizione assunta dal Ministero della Difesa – dichiara Mimmo Fontana. Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – Infatti con riferimento ai rischi per la salute connessi con gli impianti militari di telecomunicazione già esistenti nella base di Niscemi cui si aggiungerebbe il MUOS la verifica tecnica disposta dal TAR Palermo ha accertato che “i livelli del campo elettromagnetico rilevati da ARPA Sicilia con misure puntuali e monitoraggio continuo risultano in numerosi casi superiori ai limiti di legge, in particolare in località Ulmo”.
“Le conclusioni della verifica tecnica del TAR sostituiscono un risultato importantissimo – dichiara Angelo Dimarca, Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – che conferma le ragioni tecniche e scientifiche di quanti si sono opposti e si oppongono alla realizzazione del MUOS per riaffermare la prevalenza di diritti collettivi e costituzionalmente garantiti, dalla protezione della salute dei cittadini alla tutela della riserva naturale della Sughereta di Niscemi. E non ultimo si riafferma il rispetto delle leggi, palesemente disattese da chi nel 2011 ha autorizzato quest’opera in maniera superficiale e senza rispettare norme tecniche e procedure. Abbiamo fatto bene ed avuto ragione a costituirci al TAR nel febbraio 2013 a sostegno del Comune di Niscemi per chiedere l’annullamento delle autorizzazioni rilasciate in precedenza dal Governo Lombardo”. Legambiente Sicilia chiede al nuovo Governo Nazionale ed in particolare al Presidente del Consiglio Letta ed al Ministro dell’Ambiente Orlando di ritirare i due ricorsi presentati contro la Regione Siciliana, con cui è stato chiesto addirittura il risarcimento del danno per ogni giorno di sospensione dei lavori.
Pubblicato il
30 Giugno 2013, 17:25