28 Novembre 2024, 09:52
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SERBIA – Il Parlamento serbo è stato teatro di violenti scontri scaturiti in una mega rissa tra maggioranza e opposizione durante il dibattito sulla legge di bilancio. L’opposizione ha interrotto la seduta esponendo striscioni e immagini che accusavano il governo di avere “le mani sporche di sangue” per il crollo del tetto della stazione ferroviaria di Novi Sad, avvenuto il 1° novembre, che ha causato 15 vittime.
La tensione è culminata quando Radomir Lazovic, del partito di opposizione Green-Left Front, ha posizionato un’immagine di una mano insanguinata sul podio del presidente, provocando una reazione del ministro della Salute, Zatibor Loncar.
Ne è scaturita una rissa con urla, spintoni e colpi tra i deputati. Nonostante l’arresto di dodici persone, tra cui un ex ministro, in relazione all’incidente, l’opposizione continua a chiedere le dimissioni del primo ministro Milos Vucevic, ex sindaco di Novi Sad durante l’inizio dei lavori di costruzione della stazione.
Anche in Italia, il parlamento ha vissuto episodi di scontri fisici tra deputati. Il 31 ottobre 2018, durante la discussione sul Decreto Genova, si sono verificate urla e momenti di agitazione tra deputati del PD e di Fratelli d’Italia.
Il 27 novembre 2019, durante il voto sulla riforma del Fondo Salva Stati, si sono registrate urla, minacce, spintoni e insulti tra deputati della Lega, Fratelli d’Italia e del Partito Democratico.
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28 Novembre 2024, 09:52
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