21 Giugno 2010, 11:25
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Quattro agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti venerdì notte nel carcere palermitano dell’Ucciardone, dopo essere intervenuti per sedare una rissa tra i detenuti. Lo rende noto un comunicato della Uil pubblica amministrazione, sottolineando che “solo grazie alla grande professionalità del personale non si è rischiata una sommossa, con ripercussioni per l’ordine e la sicurezza pubblica”. I quattro agenti feriti sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale, con sette giorni di prognosi. “Quando è avvenuta la rissa – spiega Gioacchino Veneziano, coordinatore regionale della Uil Pa penitenziari della Sicilia – in quel momento nella sezione erano rinchiusi oltre 300 detenuti e c’erano solo 2 agenti della polizia penitenziaria in servizio, grazie alla pesantissima carenza di personale di polizia mai sanata dai vertici dell’amministrazione penitenziaria”. “La situazione all’Ucciardone è drammatica – sottolinea l’esponente della Uil – con oltre 710 detenuti, il personale presente al lordo risulta essere pari a 200 unità, questo significa che al netto dei riposi e congedi, giornalmente vi sono appena 140 unità divisi nelle 24 ore di servizio con una media di 40 unità per turno”. Veneziano definisce infine “paradossale il fatto che il senatore Salvo Fleres (garante in Sicilia dei diritti dei detenuti ndr) del partito che ha in mano il ministero della giustizia, si indigni per la situazione dell’Ucciardone” dopo che i detenuti hanno annunciato l’intenzione di tassarsi per migliorare le condizioni della struttura, “visti i pesanti tagli di bilancio operati nei confronti dei capitoli pertinenti”.
Altri due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti dalla rissa scoppiata al carcere Ucciardone di Palermo perché un detenuto dopo una notifica non avrebbe voluto fare rientro in cella, scagliandosi contro gli agenti i quali sono stati costretti a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale con prognosi di cinque e sette giorni. Lo denuncia la Cisl Fns Sicilia. I due agenti si sommano ad altri quattro loro colleghi che sono rimasti feriti venerdì notte, sempre all’Ucciardone, dopo lo scontro con i detenuti. “Le carceri sono una bomba ad orologeria – dice il sindacato – e stanno per esplodere. E’ impensabile che il peso di una situazione oramai indescrivibile possa ricadere solo ed esclusivamente in quei pochi colleghi che quotidianamente per garantire l’ordine e la sicurezza dentro le prigioni rischiano la propria vita”.
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21 Giugno 2010, 11:25