24 Settembre 2013, 16:30
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PALERMO – Scene da Far West dalla Cala al porto, dove nel giro di poche ore si sono verificate due risse. Nella notte è stato un gruppo di quattro persone a darsele di santa ragione: sono volati calci e pugni, ma anche gli oggetti più disparati, dalle marmitte fino alle pietre. Tra i quattro protagonisti, anche una donna di 33 anni che sorpresa dai carabinieri nel bel mezzo della rissa, ha continuato a litigare, ad urlare, facendo resistenza.
A segnalare la rissa erano stati alcuni residenti che hanno lanciato l’allarme al 112: nonostante la presenza dei carabinieri, anche i tre uomini non hanno messo fine alla violenza. Maxi rissa alla Cala, quattro arresti
„In manette sono finiti con l’accusa di rissa e resistenza a pubblico ufficiale M.A. di 52 anni, la figlia G.A. di 33 anni, D.M. di 26 anni. Per evasione e porto abusivo di arma impropria è stato invece arrestato Salvatore Manto di 61 anni, pregiudicato e già ai domiciliari e quindi trasferito in carcere.
Nel primo pomeriggio, invece, un’altra rissa ha preso vita all’ingresso del porto, dove quattro cocchieri, con tanto di carrozza, si sono presi a calci. A segnalare quanto stava succedendo alla polizia sono stati alcuni turisti, giunti da poco in città con una delle navi da crociera che giungono nel capoluogo ogni martedì venerdì. I quattro si sarebbero recati nei pressi del porto per accaparrarsi i clienti, ma sarebbe nata una discussione poi sfociata in violenza.
Quando la polizia è arrivata sul posto, i cocchieri erano già andati via. Nella zona però c’è chi racconta di liti all’ordine del giorno: “La concorrenza tra loro è quasi spietata – dice il dipendente di un istituto di credito in via Crispi – spesso urlano, si insultano. Questo purtroppo è il biglietto da visita per i turisti che arrivano al porto”.
Gli ultimi interventi nei confronti di chi pratica l’attività abusivamente nella zona risale a qualche mese fa, quando le forze dell’ordine hanno controllato le carrozze trainate da cavalli e utilizzate per il trasporto dei turisti sbarcati al porto. In molti casi sono state riscontrate irregolarità relative alla validità delle licenze e l’effettiva corrispondenza tra il chip del cavallo e quello risultante dai documenti. Diversi animali sono finiti sotto sequestro.
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24 Settembre 2013, 16:30