Ristorante chiuso per le blatte| I residenti: “Esasperati dalla puzza”

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18 Settembre 2014, 19:15

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PALERMO – Una convivenza impossibile con cattivi odori, sporcizia, brusii a tutte le ore del giorno e della notte. La cucina di quel ristorante etnico nel cuore del centro storico dava su un atrio interno, un cortiletto sul quale si affacciano le stanze degli appartamenti sovrastanti. In via Cesare Battisti, una traversa di via Maqueda che porta a piazza Ballarò, tutti sospettavano che quel locale fosse sprovvisto di autorizzazioni, come qualche giorno fa la polizia municipale ha accertato, disponendone l’immediata chiusura.

Il ristorante, gestito da un cittadino di origine bengalese, è stato sequestrato preventivamente dagli uomini del Nucleo Antifrodi nel corso di un’attività serrata volta a verificare le irregolarità in pub, ristoranti e negozi della città. Un provvedimento tutt’altro che inaspettato da chi abita nella zona, le quali segnalazioni hanno contribuito ad accelerare i tempi sui controlli.

“Più volte – dice Rosalia Zito – abbiamo segnalato quello che succedeva qui. La mattina venivamo svegliati da odori sgradevoli, cucinavano già alle 7. Odori di brodagile varie – prosegue – e di cibi arrostiti invadevano la mia camera da letto. Una situazione insostenibile”. Al momento del sopralluogo gli agenti della polizia municipale hanno riscontrato gravissime irregolarità e pesanti carenze igienico-sanitarie. Basti pensare che in cucina diversi alimenti, dalle zuppe alle salse, fino a risoltti e preparati vari, giacevano in evidente cattivo stato di conservazione.

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Anche gli altri ambienti di cui era composto il locale non erano da meno: gli agenti del Nucleo Antifrodi hanno infatti rilevato la presenza di insetti e blatte. Una condizione, quella del ristorante, che ha reso quindi necessaria la chiusura coatta e la denuncia del titolare all’Autorità giudiziaria.

“Era ora – afferma un altro residente, Salvo Giammanco -. Non ne potevamo più. In tre mesi la sporcizia qui si è triplicata. Non è una questione di etnia, per carità, noi palermitani sappiamo essere molto più sporchi di chiunque altro. E’ solo una questione di civiltà generale e non era per niente giusto che i rifiuti raccolti da chi gestiva questo ristorante venissero lasciati fuori. Venivano circondati da formiche e scarafaggi, specie in pieno agosto con 40 gradi. Nonostante avessero aperto da soli tre mesi, era evidente che qualcosa non andava. L’importante è che insetti e blatte non si siano diffusi nel palazzo”.

E quelli che arrivano dalla polizia municipale sono i consigli per riconoscere i locali in cui le norme igieniche vengono rispettate. “Anzitutto, anche se in nome della crisi, non è bene scegliere il ristorante in cui andare a mangiare solo in base al presunto risparmio. A volte i costi troppo bassi sono sinonimo di gravi carenze sia dal punto di vista igienico-sanitario che da quello della qualità dei cibi. Purtroppo troppa gente si improvvisa ristoratore – spiegano – ma in realtà sono necessarie esperienza e serietà nel settore per tutelare anzitutto l’incolumità e la salute del cliente. Risparmiare troppo, a volte, può far finire il consumatore in vere e proprie bettole”.

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18 Settembre 2014, 19:15

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