12 Gennaio 2013, 08:25
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CATANIA – Arriva il progetto politico dell’ex Pm Antonino Ingroia al Consiglio Provinciale di Catania. Il gruppo dei Comunisti/Idv cambia nome e diventa ‘Rivoluzione Civile-Sinistra indipendente-Idv’. A dare l’annuncio ai colleghi di Palazzo dei Minoriti è Antonio Tomarchio, esponente acese del Pdci, che nell’ ultima seduta del del senato provinciale, ne è divenuto il capogruppo, avvicendandosi con l’esponente dipietrista Giacomo Porrovecchio.
Su cosa cambierà nel gruppo, è lo stesso esponente dell’Idv a chiarire le linee: “Materialmente poco o nulla. Il gruppo, sin dai tempi di Valerio Martella- ha detto a LiveSicilia Catania Porrovecchio- è abbastanza coeso. Al al di la del fatto -ha aggiunto- che siamo tre esponenti di tre soggetti politici diversi. L’ingresso poi della nuova denominazione di Rivoluzione civile – ha sottolineato Porrovecchio, che nella giacca ha appuntato il gabbiano simbolo dell’Idv – non può che aumentare questa coesione. Io provengo da La Rete – ha ricordato- e infondo quello di oggi è lo stesso grande sogno di allora: mettere assieme tutte quelle forze della sinistra che vogliono un vero rinnovamento. Oggi il progetto che vede Ingroia candidato Premier – ha concluso Porrovecchio- può essere La Rete del nuovo millennio”.
Sui prossimi obiettivi elettorali del cartello Rivoluzione civile sul territorio etneo, Antonio Tomarchio pone alcuni distinguo:“Intanto dobbiamo pensare al nostro ruolo all’interno alla Provincia regionale, dove -ha chiarito a LiveSiciliaCatania- continueremo quella ricerca di verità e trasparenza amministrativa che è mancata in questi anni e che, secondo noi, è stata frutto di logiche simili a quelle nazionali che hanno contraddistinto il ventennio berlusconiano e che oggi continuano con Monti. Per noi – ha sottolineato- Rivoluzione Civile significa questo”.
Su di un eventuale sostegno a Bianco nella corsa a Palazzo degli Elefanti, Tomarchio ha voluto mettere in chiaro alcuni aspetti programmatici: “Noi, anche a livello nazionale, abbiamo guardato di buon occhio ad una convergenza dei partiti del centro-sinistra per scongiurare il rischio di un Monti-bis. Ma il Pd -ha detto laconicamente il consigliere eletto nelle liste dei Comunisti Italiani- non sembra interessato a questa prospettiva. Lo stesso – ha aggiunto- vale per il nostro Territorio. Prima di tutto ci vuole una politica che parta dal sociale, dai servizi alla gente. Siamo aperti dunque al dialogo, ma vediamo – ha concluso con rammarico- segnali che non vanno in questa direzione.
Sui prossimi obiettivi del gruppo, Giuseppe Branciforte, che si autodefinisce un indipendente di sinistra, è chiaro: “La perseveranza in primo luogo. Si continua con una presenza assidua nell’attività consiliare, che vuol dire per noi – ha sottolineato- denuncia ma anche studio, per capire l’Ente e osservarne le dinamiche. In questa Provincia – ha aggiunto- ci sono tanti nodi irrisolti, tante problematiche non affrontate o affrontate male. Per fare sono un esempio, la mia ultima interrogazione – ha spiegato Branciforte- è stata sul lago di Licodia Eubea, dove abbiamo preso visione che molto probabilmente l’area su cui è stata realizzata l’opera è stata occupata senza che ce ne fosse alcun titolo da parte dell’Ente. C’era anche da realizzare un parco, ma ci sono stati problemi con gli espropri. Da allora – ha riferito a LiveSiciliaCatania con stupore- sono passati dieci anni, ma tutto è rimasto nell’abbandono. Ecco – ha concluso- ai cittadini mancano le risposte sul perché di tutti questi disservizi. Per me mancano da almeno diciotto anni”.
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12 Gennaio 2013, 08:25