Rivoluzione delle municipalità |Moschetto:"Poco coraggio" - Live Sicilia

Rivoluzione delle municipalità |Moschetto:”Poco coraggio”

L'assessore comunale ai Servizi demografici e al Decentramento, Angelo Moschetto, commenta la recente approvazione da parte del consiglio comunale, della delibera relativa alla riduzione delle municipalità e al nuovo regolamento per le circoscrizioni. "Sono soddisfatto – spiega a LivesiciliaCatania – ma all'80 per cento".

 

Decentramento amministrativo
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CATANIA – Sicuramente una piccola grande rivoluzione per a città, anche se non del tutto completa. Angelo Moschetto, assessore comunale al Decentramento, commenta la recente approvazione da parte del consiglio comunale della delibera sulla riforma delle municipalità, così come quella relativa al nuovo regolamento sul decentramento urbano, dichiarandosi soddisfatto ma all’80 per cento.

Nonostante sia stato mantenuto l’impianto e l’impalcatura prevista dall’amministrazione comunale, infatti, secondo il rappresentante della giunta Stanancanelli l’assemblea cittadina avrebbe dimostrato poco coraggio, approvando alcuni emendamenti che, di fatto, limitano l’impatto rivoluzionario di quanto pensato inizialmente dall’amministraione comunale.

“Non posso certo dire di non essere soddisfatto – spiega a LivesiciliaCatania l’assessore Moschetto – perchè la rivoluzione, inefetti, è avvenuta, ma è anche vero che ci sono alcuni aspetti che, con un pizzico di coraggio in più, avrebbero potuto avere un impatto maggiore, cosìcome, allo stesso tempo, altri emendamenti hanno migliorato la partecipazione democratica”.

Quali sono questi aspetti che non sono stati affrontati con lo spirito giusto daparte del consiglio comunale?

Mi riferisco, innanzitutto, alla regolamentazione delle convocazioni. Noi, come amministrazione, avevamo previsto un tetto massimo alle sedute ordinarie – una al mese- e a quelle di commissione- due al mese. Il Consiglio ha invece preferito mantenere la possibilità, da parte del presidente, di convocare sedute illimitate e di aumentare il numero di sedute di commissione a quattro al mese.

In questo modo, però, non si rischia di perpetuare quella spesa ingente che le municipalità hanno rappresentato fino a oggi (nel 2012 sono state convocate oltre 6000 sedute) e per cui si è stabilito di riformarle?

In realtà il costo rimarrà contenuto, dal momento che il tetto economico per il rimborso ai consiglieri circoscrizionali rimane quello di 905 euro al mese. La questione riguarda, piuttosto, la responsabilizzazione: noi volevamo dare maggiore importanz politica al presidente el all’istituzione municipalità regolamentando le sedute ma, evidentemente, il periodo elettorale non ha favorito la rivoluzione completa.

Le municipalità, però, ora sono diventate 6 e i consiglieri diminuiti a 12 per municipalità: con queste modifiche, il risparmio che avevate calcolato e inserito nel Piano di rientro, di circa 1,7milioni di euro l’anno, viene mantenuto?

Si risparmierà un po’ di meno, 1,5 milioni di euro l’anno, ma lo considero lo stesso un ottimo risultato. Il consiglio è, infatti, riuscito a mantenere l’impianto della delibera accettando la riduzione a 6 delle dieci circoscrizioni. Questo ci permette di risparmiare quanto avevamo previsto, ad esempio, per quanto riguarda i fitti passivi.

Quale altro aspetto modificato in consiglio comunale non la soddisfa al cento per cento?

Quanto stabilito riguardo l’effettia presenza. La normativa impone, infatti, che questa vada regolamentata ma, nonostante l’amministrazione abbia proposto di legare il gettone di presenza alla quantità e qualità della partecipazione, l’aassemblea cittadina ha preferito mantenere solo la fima sul foglio di presenza come metro di giudizio. In ogni caso,ci sarà comunque la possibilità di rivedere quanto approvatro dal Consiglio e di migliorarlo ulteriormente. Almeno questo è quello che mi auguro da cittadino e da rappresentante dell’amministrazione.

 


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