24 Settembre 2016, 19:40
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PALERMO- Sei anni dopo i sigilli, viene dissequestrato tutto il patrimonio dell’architetto Vincenzo Rizzacasa. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale, oggi presieduto da Giacomo Montalbano, respinge la richiesta di confisca avanzata dalla procura e restituisce un patrimonio che vale 200 milioni di euro. Una decisione che va in direzione opposta a quella presa sei anni fa dal collegio allora presieduto da Silvana Saguto, nel frattempo finita sotto inchiesta e travolta dallo scandalo. Sono stati sei anni di calvario per Rizzacasa, architetto e titolare della società Aedilia Venusta espulsa nel 2010 da Confindustria. Il processo penale si era concluso con la condanna. Poi, l’assoluzione in appello, ormai definitiva. Era imputato di intestazione fittizia di beni ma nel corso del dibattimento era gia caduta l’aggravante di ave favorito Cosa nostra.
Quando fu travolto dall’indagine Rizzacasa, con la sua Aedilia Venusta, era uno dei più noti e affermati imprenditori della città.
Il dissequestro dei beni a Rizzacasa è solo l’ultimo di una lista che si allunga sempre di più. E cioè la lista dei provvedimenti firmati dal vecchio collegio della Saguto e ribaltati da Montalbano. Il neo presidente ha dovuto rivedere la mole di lavoro ricevuta in eredità. Il caso Saguto, al di là degli esiti che avrà l’inchiesta penale, ha già avuto degli effetti. Si è messa a regime l’intera sezione, tra cumuli di fascicoli e, accanto ai nuovi nuovi sequestri disposti, ne sono caduti alcuni di vecchi.
Prima di Rizzacasa era avvenuto per i beni dei parenti del boss Alessandro D’Ambrogio, per gli albergatori Ponte, per una parte del patrimonio del ragioniere ed ex deputato di Villabate Giuseppe Acanto. Ed ancora è caduto il sequestro che colpiva Giuseppe Corradengo, un imprenditore su cui era piovuta l’accusa di essere in combutta con i mafiosi dell’Acquasanta, e alle imprese agricole di Giovanni Simonetti.
È presto per fare statistiche, le “restituzioni” potrebbero essere fisiologiche nello scontro fra accusa e difesa. Ma il numero comincia a essere rappresentativo di una tendenza opposta rispetto al passato. La rigidità di un tempo, anche questa ipotesi viene vagliata dai finanzieri della Tributaria e dai pm di Caltanissetta, potrebbe essere stata collegata all’esigenza di alimentare il settore delle amministrazioni giudiziarie.
Se è vero, però, che i provvedimenti erano emessi dal collegio della Saguto, altrettanto vero è che le proposte, ora bocciate, erano arrivate dalle forze dell’ordine e dalla Procura.
Questo l’elenco completo dei beni che finiscono di essere in amministrazione giudiziaria.
1. impresa edile denominata Aedilia Venusta s.r.l. con sede in Palermo via p.pe di Villafranca nr. 35, costituita nel 2001, avente un complesso di beni costituito, in particolare, da:
a) magazzino sito a Palermo in vicolo Monacelli nr. 2-4; piano terra;
b) magazzino sito a Palermo in vicolo Stalluzza nr. 4; piano terra;
c) appartamento di tre vani sito a Palermo in vicolo Monacelli nr, 6, piano primo;
d) appartamento di tre vani sito a Palermo in vicolo Monacelli nr. 6, piano terzo;
e) magazzino, sito a Palermo in via dei Coltellieri nr. 14; piano terra;
f) magazzino, sito a Palermo via dei Coltellieri nr. 16; piano terra;
g) appartamento di cinque vani, sito a Palermo via dei Coltellieri nr. 18; piano secondo;
h) appartamento di cinque vani, sito a Palermo via dei Coltellieri nr. 18; piano secondo;
i) villa del ‘700 denominata “villa barone lanterna” con annesso “stabilimento bagni minerali dei fratelli sacerdoti pandolfo con relative grotte” e la “grotta della madonna dell’acquasanta”, complesso sito a Palermo piazza acquasanta e cortile bagni minerali;
j) appartamento di due vani sito a Palermo via Albergheria nr. 159; piano terzo e quarto int. 17;
k) appartamento di due vani sito a Palermo via Albergheria nr. 159; piano terzo, int. 18;
l) magazzino sito in Palermo via luigi siciliano Villanueva nr. 10/l;
m) magazzino sito in Palermo via luigi siciliano Villanueva nr. 10/m; piano terra;
n) magazzino sito in Palermo via luigi siciliano Villanueva nr. 10/q; piano terra;
o) autocarro trasporto merci;
p) autovettura Mercedes slk 280;
q) autovettura Smart fortwo;
r) autovettura Fiat punto 1.3;
s) autovettura Fiat seicento;
t) 1 motociclo;
u) autovettura Volkswagen tuareg 2.5;
2. impresa edile denominata immobiliare Sant’Anna s.r.l. con sede in Palermo via Agrigento nr. 32, costituita nel 2005;
3. impresa edile denominata Verde Badia s.r.l. con sede in Palermo via Giusti nr. 35, costituita nel 2007, comprensiva delle quote societarie e del compendio aziendale costituito, in particolare, dai seguenti beni:
a) appezzamenti di terreno siti in Palermo in via Badia, sui quali è stato costruito un complesso residenziale costituito da 4 edifici a cinque elevazioni fuori terra ed una sesta destinata a locale tecnico. 3 di tali edifici sono composti da due unità abitative per piano per complessivi 30 appartamenti, mentre un quarto è costituito da una unità abitativa per piano per complessivi 5 appartamenti. ognuno degli appartamenti è dotato di posto auto condominiale;
4. impresa edile individuale denominata Gianlorenzo Rizzacasa con sede in Palermo via Meli nr. 49, costituita nel 1997, comprensiva del compendio aziendale costituito, in particolare, dai seguenti beni:
a) 1 locale commerciale sito in Palermo via Giovanni Meli nr. 49, piano terra;
b) appartamento di due vani, sito in Palermo via Scippateste nr. 4, piano primo;
5. quote azionarie di pertinenza di Gianlorenzo Rizzacasa (€ 334.000,00) e Vincenzo Rizzacasa (€ 334.000,00) della società denominata Abitalia s.p.a. con sede in Roma via del Boschetto nr. 61;
6. quote societarie di pertinenza della società denominata Arbolandia s.r.l. con sede in Palermo via Tommaso Natale nr. 120/a.
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