14 Ottobre 2021, 19:48
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Pagine emblematiche di Liszt e Berlioz, alfieri della cosiddetta “musica a programma”; sul podio Roberto Abbado, un nome che non ha bisogno di presentazioni, e solista ospite di chiara fama il pianista Giuseppe Albanese. È una blasonata anteprima quella che la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana propone in attesa della nuova stagione 2021-22: un concerto fuori abbonamento che il progressivo scemare della pandemia ha fatto sì cadesse proprio nel momento del ripristino della piena capienza delle sale, evento che ha portato gioia e rigenerazione a tutto lo spettacolo dal vivo. La disponibilità di posti è dunque ora aumentata per le due date previste al Politeama Garibaldi, sabato 16 ottobre alle ore 17.30 e domenica 17 ottobre alle ore 18.00.
Franz Liszt, padre del poema sinfonico, ed Hector Berlioz, padre della sinfonia a programma, sono idealmente collegati in questa locandina che si apre con Orpheus, quarto dei dodici poemi sinfonici scritti dal compositore ungherese nel cosiddetto periodo di Weimar, del cui Teatro di Corte era all’epoca Kapellmeister. Composto nella forma-sonata ed eseguito per la prima volta nel 1854, Orpheus trova una delle sue fonti d’ispirazione, oltre che nel poema filosofico Orphée del francese Pierre-Simon Ballanche, in un vaso etrusco conservato a Louvre.
Seguirà, sempre di Liszt, il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, anch’esso per certi aspetti legato alla forma del poema sinfonico. Frutto di gestazione lunghissima – ben 26 anni dai primi abbozzi all’ultima revisione (1856) – la creazione si allontana dai canoni tradizionali per la presenza di elementi tematici che procedono ininterrottamente legando in modo molto coeso i quattro movimenti.
In chiusura sarà eseguita la Sinfonia fantastica op. 14 di Berlioz. Composta tra il 1829 e il 1830, costituisce una pietra miliare in quanto inaugura il nuovo genere della sinfonia a programma che sarebbe stato foriero di straordinari sviluppi proprio nei poemi sinfonici di Liszt e di Richard Strauss, dotati di un programma letterario. Qui la primaria fonte ispiratrice è piuttosto un evento personale, ovvero l’incontro con l’attrice irlandese Harriet Smithson, della quale il compositore s’innamorò follemente.
L’Oss sarà diretta da un autorevole maestro concertatore. Insignito nel 2008 del premio “Abbiati” della critica, Roberto Abbado è attualmente direttore musicale del Festival Verdi di Parma. Nato da una famiglia di musicisti, ha studiato direzione d’orchestra con Franco Ferrara. È stato direttore d’orchestra principale della Münchner Rundfunkorchester ed ha guidato formazioni quali Royal Concertgebouw, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Dresden Staatskapelle, Gewandhaus Orchester Leipzig, Israel Philharmonic, per nominarne solo alcune. In Italia è impegnato principalmente con le Orchestre del Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Nazionale della Rai e Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Riconosciuto a livello internazionale come uno dei maggiori interpreti della musica contemporanea, sul versante operistico ha diretto numerose produzioni e prime rappresentazioni assolute in alcuni fra i più prestigiosi teatri del mondo.
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14 Ottobre 2021, 19:48