25 Aprile 2009, 15:50
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Si sa, i poveri ed i più deboli sono sempre più generosi verso coloro i quali malversano in difficoltà, d’altro canto insegnamenti biblici e parabole evangeliche sono ricche di episodi di carità donata da un povero ad un altro povero.
Se un uomo chiede l’elemosina, un mendicante o un lavavetri chiedono aiuto, i ricchi passano indifferenti mentre i più disgraziati manifestano la loro solidarietà.
Danno aiuto con consapevolezza volontà e con la soddisfazione che provano solo i generosi nel far felice il prossimo.
Quindi il povero aiuta il povero è la regola a cui siamo abituati nella nostra società.
Ma voi avete mai visto che un disagiato è costretto da un benestante ad essere generoso nei confronti di un disgraziato e vedersi togliere tutto quello che ha, o che dovrebbe avere, per soccorrere il meno fortunato?
Il premier che ha preso molto a cuore la questione terremoto in Abruzzo, in questi giorni ha dichiarato che il governo ha già stanziato 8 miliardi di euro per far fronte alla prima fase di ricostruzione delle città colpite dal sisma. Tremonti ha tranquillizzato tutti dichiarando che non saranno introdotte nuove tasse, e che hanno già trovato tutti i soldi che servono per la ricostruzione.
Caspita, bravi questi governanti. Come il buon padre di famiglia hanno messo da parte i risparmi per far fronte alle emergenze. E noi pensavamo che i governanti fossero solo scialacquatori dissennati che sanno solo sperperare il denaro pubblico, o lattanti affamati che ai languori dell’appetito si attaccano al seno dei contribuenti. E invece no, hanno dimostrato di essere parchi risparmiatori lungimiranti. Veramente bravi padri di famiglia.
Ma mi viene un sospetto. Alle domande da dove prenderà il governo questi benedetti 8 miliardi, non arrivano risposte e abilmente si glissa puntualmente sull’argomento. Mistero, segreto, magia o a proposito di bibbia un miracolo, con cui magari Berlusconi potrebbe provare di essere santo e cominciare il suo percorso di beatificazione per diventare il futuro socio di maggioranza dell’Altissimo. Praticamente l’occasione che ha cercato da sempre.
Altro che miracolo, Miccichè non parla, Lombardo tampoco. Tutti i paladini del mezzogiorno muti sono. Nenti sacciu. Quando Berlusconi dispone nessuno dei nostri obietta. Ed aumenta il sospetto.
Il sospetto è che parte di questi soldi saranno prelevati dai discussi fondi Fas. 4 miliardi di euro che lo stato ha stanziato per lo sviluppo della Sicilia, e che servono per costruire e completare le strutture e le infrastrutture dell’isola. Strade, autostrade, ferrovie, scuole ed ospedali.
Soldi che servono per dare un po’ di sviluppo sociale ed economico al povero sud che finalmente avrebbe visto un po’ di benessere, e che Tremonti non ha ancora attribuito perché ha paura che i poco operosi ed assistiti terroni sperpererebbero senza costruire nulla.
E allora, meglio darli ai terremotati e fare bene con questi soldi, piuttosto che darli agli scialacquatori meridionali immeritevoli di cotanta ricchezza.
Il ricco che fa bella figura perchè aiuta un disgraziato, ma con il portafoglio del povero.
Togliamo ai poveri per dare ai poveri. Un Robin Hood all’italiana. Bravo Tremonti.
Speriamo che i sospetti rimangano tali e che il governo pensi che sia meglio che tutti gli italiani, e non solo una parte di loro, i più poveri tra l’altro, contribuiscano alla ricostruzione dell’Abruzzo. Italiani che hanno sempre dimostrato in queste occasioni d’essere solidali e generosi verso chi ha subito disgrazie disastrose come queste. Il governo metta pure l’una tantum, o le addizionali specifiche e vedrà che l’Italia si sentirà orgogliosa di aiutare i suoi connazionali.
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25 Aprile 2009, 15:50