08 Ottobre 2014, 19:40
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PALERMO – La lettera porta la data di oggi. Obiettivo, comprendere se la Regione abbia fatto tutto il possibile per fronteggiare gli incendi e per prevenire in particolare quelli del 23 luglio. Stamattina il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha scritto al presidente della Regione Rosario Crocetta, e per conoscenza all’Anticorruzione, alla Corte dei Conti, al commissario dello Stato e alla Procura di Palermo per chiedere lumi sull’“asserita omessa programmazione e violazione della normativa in materia di appalti da parte della Regione Siciliana relativa all’approntamento del servizio aereo di antincendio boschivo”.
La richiesta nasce da un esposto di “Sicilia Open Gov”. L’associazione guidata da Gaetano Armao contesta, appunto, la mancata programmazione e l’affidamento senza gara del servizio aereo anti-incendio. Ad aggiungere carne al fuoco, poi, ci sono due note dello stesso Gabrielli: con le due missive – inviate il 5 giugno e l’11 agosto – il capo della Protezione civile contestava alla Regione l’eccessivo ricorso agli elicotteri dello Stato, invitandola a risolvere il problema con mezzi propri. “Questo dipartimento – scriveva in particolare Gabrielli l’11 agosto – ha ricevuto da codesta Regione circa l’80% del totale nazionale delle richieste di concorso aereo della flotta anti-incendio di Stato, pur in presenza di condizioni meteo climatiche complessivamente nella norma”. Due note che, ad oggi, non hanno ricevuto risposta. Adesso arriva il terzo sollecito. Che sembra un ultimatum.
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08 Ottobre 2014, 19:40