Roghi, munnizza e proteste | E’ ancora emergenza a Palermo

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30 Gennaio 2012, 16:16

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(rlv) Centinaia di lavoratori di Amia Essemme, società controllata da Amia spa a sua volta controllata dal comune di Palermo, stanno sfilando in corteo. I dipendenti, con addosso le pettorine della società, chiedono garanzie per il loro posto di lavoro messo in dubbio dalla crisi finanziaria della società. Polizia e carabinieri vigilano sulla manifestazione. I vigili hanno chiuso via Ruggero Settimo.

I lavoratori di Amia e Amia Essemme hanno sfilato in corteo fino a piazza Pretoria, sede del municipio, distribuendo i volantini ai cittadini per spiegare le motivazioni della vertenza. “I costi di questa crisi aziendale – si legge nel volantino – rischiano di essere tutti a carico sia dei dipendenti sia dei cittadini, i primi pagano con la perdita del posto di lavoro, i secondi con più tasse e meno servizi”. “Questo è un corteo simbolico, informiamo la cittadinanza del perché della vertenza, ci sono posti di lavoro a rischio – dice Dionisio Giordano, segretario Fit Cisl Ambiente – Siamo giunti a Palazzo delle Aquile perché il soggetto istituzionale che ha determinato il collasso finanziario di questa azienda, ora è chiamato a ridare ossigeno, altrimenti riprenderemo con le assemblee”. Tra le questioni poste dal sindacato ci sono l’adeguamento del contratto di servizio, la vicenda delle caditoie e dei 174 lavoratori che devono rientrare in Amap, le penalità relative al triennio 2008-2010 per le quali comune e Amia avevano raggiunto un accordo ancora non concretizzato, i crediti vantati dall’azienda verso gli Ato di Palermo e Messina 4. “Amia vanta 70 milioni di euro dagli Ato – aggiunge Giordano – la Regione si impegni per il recupero di queste somme”.

Intanto non cessa l’emergenza immondizia. Via Aloi. Via Cola Pesce. Via Tiro a segno. Via dei Nebrodi. Via Agostino  Gallo. Foro Umberto Primo. Via Pernice. Via Li Bassi. Viale delle Magnolie. La  mappa dei roghi di cassonetti coinvolge tanto la periferia quanto il centro di  Palermo. La città è invasa dalla spazzatura e c’è chi decide di disfarsene nel  modo sbagliato: appiccando le fiamme.  L’immondizia si accumula da giorni a causa dello stato di agitazione dei
dipendenti dell’Amia.

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30 Gennaio 2012, 16:16

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