Roma bacchetta Figuccia| “Dichiarazioni a sfondo omofobico”

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18 Dicembre 2014, 22:33

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PALERMO – Una bacchettata direttamente da Roma, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e tutta all’indirizzo del consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, ma soprattutto delle sue esternazioni su gay e coppie di fatto. E’ quella contenuta nella nota che Marco De Giorgi, ovvero il direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha scritto al sindaco Orlando.

“Nell’ambito delle attività di contrasto alle discriminazioni, l’Unar – scrive il direttore – è venuta a conoscenza, attraverso il consueto monitoraggio a mezzo stampa, delle dichiarazioni a sfondo omofobico del consigliere Angelo Figuccia, istruendo una pratica”. Figuccia, che ha proposto anche la mozione sulla famiglia naturale poi approvata da Sala delle Lapidi, aveva guadagnato le prime pagine dei giornali già nel 2013, all’epoca del Gay Pride e del Registro per le unioni civili, tirando in ballo perfino Noè e il diluvio universale e guadagnandosi una querela dell’Arcigay.

E così Roma ha scritto a Orlando per collaborare e “trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore e ispirati ai valori del dialogo”, per “la convivenza pacifica fra le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale”. “Ben conosciamo la distanza da tali affermazioni dell’amministrazione – scrive ancora De Giorgi – e condividiamo l’impegno profuso nello stigmatizzare l’uso di stereotipi negativi che contribuiscono ad alimentare l’odio verso persone già bersaglio di atteggiamenti omofobi. Abbiamo collaborato attivamente con gli uffici comunali, anche in occasione del Pride nazionale 2013, e siamo pronti a collaborare nell’ambito della rete Ready”. “Non possiamo che prendere atto del riconoscimento del nostro impegno per la difesa dei diritti di tutti e di tutte”, si limita a commentare il sindaco.

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“Non ho mai rilasciato dichiarazioni di tipo omofobo, non intendo discriminare nessuno per nessun motivo, né per il colore della pelle, per la religione professata o per le preferenze sessuali – replica Figuccia – l’Italia è un Paese laico, è giusto che ognuno conduca la propria vita come meglio ritiene. Tuttavia, se l’Unar si riferisce alla mozione sulla famiglia naturale, sappiano che è stata firmata da una decina di consiglieri comunali e votata quasi all’unanimità dei presenti a Sala delle Lapidi”.

Ma ora, in consiglio, c’è chi chiede nuovamente la revoca della mozione. “A maggior ragione ora mi aspetto che la maggioranza voti la revoca della mozione – dice il consigliere Giulio Cusumano – già c’è una proposta presentata a firma Catalano del Mov139. Speriamo di poterlo fare entro il 2014”. “In un Comune che lavora per l‘affermazione dei diritti di tutti, è grave che per una svista un consiglio comunale approvi prima il registro delle unioni civili e poi cambi posizione contraddicendosi – dice Antonella Monastra del Pd – questa contraddizione va sanata, dobbiamo andare avanti: le istituzioni devono avere la capacità di rappresentare, raccontare e garantire i diritti di una società ormai mutata e fatta di tante famiglie che vanno accolte e anche, se è il caso, festeggiate”.

 

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18 Dicembre 2014, 22:33

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