17 Marzo 2017, 12:52
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CATANIA – Qualunque sportivo soffre e si allena per momenti ed emozioni forti che solo determinate partite ed eventi riescono a dare. È vero che la sfida di questo sabato, che vedrà opposte la Roma Nuoto e la Nuoto Catania, non è una partita decisiva, da dentro o fuori. Ma è un incontro dal sapore speciale perché in acqua le due formazioni si contenderanno il primato in classifica, poco prevedibile ad inizio stagione. Frutto di un inizio di campionato esaltante della compagine etnea e del primo stop in stagione regolare dei capitolini dopo quasi due anni.
Lo spettacolo sembra essere assicurato, ma entrambe le formazioni sono consapevoli della forza dell’avversario e sarò fondamentale curare ogni dettaglio tecnico, tattico e mentale: ‘Ancora una volta la nostra è stata una settimana complicata – spiega il tecnico etneo Giuseppe Dato – ma non ci abbattiamo e faremo di necessità virtù. Rispetto alla settimana scorsa troveremo un avversario diverso e non ci servirà solo lo spirito per vincere, ma dovremo fare una prestazione all’altezza. Roma non ha mai sbagliato due partite di fila e avranno voglia di riscattarsi immediatamente. Cercheremo di metterli in difficoltà, ci proveremo, consci che scenderemo in acqua per giocarci il primo posto, eventualità difficile da pronosticare ad inizio stagione’.
‘Sabato incontriamo la squadra più forte del campionato – afferma il Presidente Mario Torrisi – costruita per andare nella massima serie. È una squadra completa in ogni ruolo, con un giocatore di livello assoluto come Setka e guidata in panchina da un grande nome della pallanuoto italiana, Mario Fiorillo. Noi, purtroppo, la affrontiamo non nel momento migliore di forma, decimati da infortuni e malanni di stagione, infatti, oltre ai 2 lungodegenti Brian Torrisi e Andrea Sparacino, si è aggiunto il malanno influenzale di Giorgio Torrisi e qualche altro non è nelle migliori condizioni reduce da infortuni. Detto ciò, giocheremo la nostra partita con l’obiettivo di sempre: giocare al massimo delle nostre possibilità, poi il risultato dipenderà da chi sarà stato capace di dare di più in acqua. Peraltro, spesso, le condizioni difficili aiutano a trovare una determinazione maggiore. Quindi andremo in acqua per giocare la nostra partita e tenere alti i nostri colori, convinti che l’unico verdetto che conta è quello che darà il campo a fine partita’.
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17 Marzo 2017, 12:52