10 Agosto 2010, 09:19
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“Rompere con i finiani è stato un doloroso ma dovuto atto di chiarezza” perché “volevano indebolire per i prossimi due anni governo e premier”. Lo dice, in una intervista a Repubblica, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, secondo la quale in Futuro e Libertà ci sono “posizioni estremiste che puntano a scatenare una guerriglia quotidiana”. Ma, sottolinea, “non si governa restando sotto schiaffo in modo pretestuoso da parte di fazioni della propria maggioranza”. Per Prestigiacomo, insomma, è “inimmaginabile che si proceda con il logorio e i ricatti di queste settimane”. Il Pdl, peraltro, è “l’unico partito pronto ad affrontare il voto, se necessario. E se lo sarà – aggiunge – meglio prima possibile”. Sul caso sollevato da Benedetto Della Vedova sui temi etici, il ministro sottolinea come “non siano la priorità” e si chiede “come possa nascere il terzo polo” con l’Udc con “differenze così marcate”. Prestigiacomo si dice anche “colpita” dall’astensione dei finiani sulla sfiducia a Caliendo: “Forse gli amici del nuovo gruppo dimenticano quante volte abbiamo difeso deputati di An per fatti che non conoscevamo, solo in nome del principio di innocenza”. Quanto a Fini e al caso dell’appartamento di Montecarlo, il ministro non commenta, ma si limita a sottolineare che “la politica si fa con la politica” e “brandire il tema della legalità per motivi strumentali ha solo indispettito quanti non accettano di essere messi dalla parte dei cattivi”.
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10 Agosto 2010, 09:19