07 Maggio 2017, 17:39
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PALERMO – Con la sconfitta di oggi contro il Chievo si chiude anche il capitolo riguardante la permanenza dei rosanero in serie A con la matematica retrocessione in cadetteria. Anche se con quattro giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato abbiamo deciso di dare i voti, per forza di cose quasi tutti insufficienti, ai principali protagonisti di questa stagione fallimentare del Palermo (giocatori in primis, poi allenatori e dirigenti) che entrerà nella storia come una delle peggiori della centenaria storia del club di viale del Fante.
PORTIERI
Posavec 3 Doveva essere la stagione della consacrazione per il croato, lanciato in estate dal patron Zamparini come perfetto sostituto di Sorrentino, rivelatosi in possesso di buoni colpi ma troppo fragile e inesperto.
Fulignati 4 Si gioca le sue carte in una fase della stagione in cui in molti hanno già mollato e riesce solo nel finale a non beccare gol per due partite di fila in casa.
DIFENSORI
Vitiello 4,5 Parte con la fascia al braccio poi, complice l’immediata addio di Ballardini, sparisce dai radar del campo. La sua esperienza si rivelerà utile in serie B.
Andelkovic 5,5 Sempre fuori nelle probabili formazioni in settimana, tra i più positivi poi in campo la domenica. Lo sloveno commette i suoi soliti errori ma denota maggior malizia rispetto al passato.
Gonzalez 4 Un’annata da dimenticare per il costaricano che non prende mai per mano una difesa completamente allo sbando. I cartellini rossi di troppo ne sono la prova.
Goldaniga 5 Il milanese, cercato con insistenza in estate da diverse squadre, non dà mai l’impressione di essere a suo agio. Sulla coscienza diversi errori costati punti pesanti (vedasi l’autogol contro la Juventus, ndr).
Cionek 5 Un jolly utilizzato da quasi tutti gli allenatori transitati quest’anno in Sicilia. Tanta corsa supportata però da poca tecnica.
Sunjic 4 Sbarcato dal mercato di gennaio come colui che avrebbe sistemato la difesa rosanero. Non vede il campo fino ad aprile, con Bortoluzzi dimostra quantomeno il suo scarso valore.
Pezzella 5 Altra scommessa persa dopo l’annata d’esordio promettente. Il partenopeo imbecca una paio di gare con Lopez, poi un infortunio lo ricaccia indietro nelle gerarchie.
Rispoli 6,5 Nella disastrata stagione rosanero si dimostra fra i terzini migliori del campionato. Cinque gol e corsa senza soluzione di continuità lo portano a guadagnarsi fascia di capitano e riconferma per l’anno prossimo.
Aleesami 5 Ci si aspettava molto di più dal nazionale norvegese che, complice la diversa preparazione fisica ad inizio anno, corre tantissimo nella prima parte di stagione posto poi tirare il fiato. Trova quantomeno il primo gol in serie A.
Morganella 3 Chiamato quasi sempre in causa nel ruolo di ‘tappabuchi’ lo svizzero raramente ne azzecca una.
Rajkovic s.v. Stagione travagliata per il serbo che a causa di molteplici infortuni scende in campo col contagocce senza poter dare il suo prezioso contributo.
CENTROCAMPISTI
Jajalo 4 L’ex Siena, spesso escluso dai titolari con De Zerbi, ritrova il campo con Corini sotto la cui gestione segna anche il suo unico gol stagionale. La discontinuità il suo tallone d’Achille.
Chochev 4 Dà sempre l’idea di poter fare il definitivo salto di qualità, anche dal punto di vista realizzativo, ma sembra essere rimasto ai miglioramenti visti ai tempi di Iachini.
Gazzi 4 Chiamato a dare sostanza ed esperienza l’ex Torino, spesso e volentieri, eccede nell’agonismo pensando più a distruggere che a costruire gioco.
Bruno Henrique 5 La qualità del centrocampo rosa doveva passare dai piedi dell’ex Corinthians che però nella sua prima stagione in Europa quasi mai ha giocato nel suo ruolo preferito.
ATTACCANTI
Embalo 3 Deludente il primo anno in A dell’esterno africano che, anche lui tormentato da diversi infortuni, in campo si perde in un bicchiere d’acqua.
Diamanti 4,5 Il nome più prestigioso della campagna acquisti estiva è rimasto tale. Del micidiale trequartista dei tempi di Livorno e Bologna si è visto davvero poco o nulla. Qualche assist ed un solo gol la dicono lunga sulla sua annata.
Sallai 4,5 Il talento c’è, troppo acerbo però ancora da cogliere. L’ungherese e i suoi 20 anni non hanno impressionato particolarmente, un anno in serie B potrebbe fargli bene. Un certo Dybala insegna.
Balogh 4 Spaesato, a tratti avulso dal gioco. L’altro ungherese si gioca a rotazione la fiducia dei vari allenatori che lo impiegano senza alcun profitto.
Nestorovski 6,5 Se la stagione si fosse conclusa a febbraio il voto del macedone avrebbe sfiorato anche il 7 pieno. L’unico a tenere a galla con i suoi dieci gol i rosanero, facendo credere addirittura in una rimonta, peccato per la parte finale del campionato completamente a secco.
Lo Faso 6 Invocato a furor di popolo dalla tifoseria, di cui è divenuto il beniamino per le sue ottime prestazioni con la Primavera, il palermitano mette in mostra qualche colpo da grande giocatore. Solo il tempo darà ragione sulla purezza del talento.
Silva s.v. Una meteora, uno spezzone di gara col Chievo dopo l’arrivo a gennaio poi più nulla e il timbro per il ritorno in Svezia già pronto.
ALLENATORI
Ballardini s.v Due gare, un punto. Troppo poco per giudicare il tecnico capace di salvare i rosanero la passata stagione. A suo merito l’aver intuito in tempo la pochezza del progetto.
De Zerbi 4,5 Moduli e uomini cambiati quasi ogni domenica. Una confusione tale da cui nemmeno l’ex Foggia è riuscito a tirarsi fuori.
Corini 5,5 La scelta di cuore non sempre paga. Lo sa bene il bresciano che è comunque riuscito nell’intento di riempire il ‘Barbera’ in almeno un paio d’occasioni.
Lopez 5,5 La convinzione di fare l’impresa era forte nell’ex Cagliari ma gli scarsi mezzi tecnici a disposizione hanno costretto anche lui ad alzare bandiera bianca.
Bortoluzzi s.v Il ruolo di traghettatore nel purgatorio della B non gli si addice. Da rivedere in una situazione diversa.
DIRIGENZA
Zamparini 2 La parabola del patron friulano in Sicilia meriterebbe un 7, per i tanti traguardi raggiunti negli ultimi 15 anni, ma l’ultima stagione chiusa nel peggiore dei modi macchia il curriculum. Una rosa costruita in malo modo e affidata ad allenatori poco esperti (De Zerbi, Corini, Lopez) era destinata ad un epilogo di questo tipo.
Baccaglini s.v. Il futuro passerà dalla sue scelte. Apprezzabile comunque il tentativo di riportare entusiasmo in un momento nero per la squadra.
Foschi s.v. Sette anni per tornare, sette giorni per riandarsene.
Faggiano 5 Fa quello che può, ovvero nulla. Appena se ne rende conto, saluta per ripartire dalla Lega Pro in quel di Parma.
Salerno 4,5 Esegue le cessioni comandate da Zamparini nel mese di gennaio, dopodiché il nulla. Con la squadra destinata alla B, come fatto dai predecessori decide di dimettersi. Macchia evitabile di una buona carriera dirigenziale.
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07 Maggio 2017, 17:39