29 Ottobre 2010, 17:04
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Anche l’ultimo dubbio, a poche ore dall’assalto alla capolista Lazio, è stato dissipato: Giulio Migliaccio, uno dei pilastri del centrocampo del Palermo (soprattutto nei palloni aerei), sarà al proprio posto domenica al Barbera. Il giocatore lamentava un problema alla caviglia, ma stamattina si è allenato regolarmente e dunque sarà a disposizione di Delio Rossi, nel confronto che può svelare le reali potenzialità dei rosanero. Il Palermo, infatti, almeno fino a questo momento, ha viaggiato a fasi alterne, regalando prestazioni di alto profilo tecnico, ma nel contempo andando incontro a tonfi piuttosto clamorosi ed inattesi, come quello di domenica scorsa al Friuli di Udine. Contro la Lazio sarà una partita difficile, dura, complicata, che andrà affrontata a briglie sciolte e senza alcun tipo di condizionamento.
Il Palermo sa che la Lazio in trasferta è una squadra pericolosa e non vuole fare la fine del Bari. Sarà la sfida fra i fantasisti forse più dotati tecnicamente (anche in prospettiva) del campionato italiano: da una parte Javier Pastore, dall’altra il brasiliano Anderson Hernanes, che finora si è rivelato uno degli acquisti più azzeccati di Lotito. Ma non è tutto: Palermo-Lazio rappresenta un tuffo nel passato per Delio Rossi, per anni ‘guru’ biancoceleste, un vero e proprio viaggio a ritroso pieno di suggestioni per l’allenatore che anche in Sicilia si è fatto apprezzare parecchio. Per Rossi, la sfida contro la Lazio non è una partita come le altre; quella contro una Lazio capolista lo è ancor meno. Nel Palermo non ci sarà Miccoli, ma questa è ormai una consuetudine e Rossi – salvo clamorose sorprese – proporrà il modulo ormai consolidato con, gli sloveni Bacinovic ed Ilicic dalla mediana in su, Pinilla nel ruolo di terminale offensivo dello scacchiere rosanero.
La scoppola di Udine, contro l’ex Guidolin, ha lasciato qualche strascico nell’umore dei tifosi del Palermo che sono comunque convinti dell’affidabilità di una squadra finora in grado di soddisfare anche i palati più fini, in quanto a fantasia, estro ed abilità tecnica. Toccherà ancora una volta al giovane argentino Pastore il compito di prendere per mano il Palermo e proiettarlo verso una prestazione esemplare, condita da un risultato altisonante. Solo così, senza sbavature o distrazioni, la Lazio di Edy Reja (che a Palermo ha giocato negli anni ’70 e non e’ mai riuscito ad ottenere un risultato positivo da tecnico) potrà essere domata.
(Fonte Ansa)
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29 Ottobre 2010, 17:04