24 Settembre 2013, 01:57
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PALERMO – Rosy Abate è un animale ferito, nel corpo e nell’anima. E’ disposta a tutto pur di riabbracciare il suo piccolo Leonardino. Nella scorsa puntata di “Squadra Antimafia” l’avevamo lasciata in fuga, braccata ed inseguita dalla banda degli Stiddari, su cui sia Domenico Calcaterra, interpretato da Marco Bocci, che Lara Colombo, stanno indagando.
Quest’ultimi hanno chiesto aiuto al sindaco del paese Veronica Colombo, sorella di Lara, ma tra le due donne non corre buon sangue. Nel corso della puntata sembrerebbe Lara ad essere una sorella anaffettiva e rancorosa. Non ne conosciamo il perché. “Io ti voglio bene, anche se non mi parli”, dice Anna a Lara. Rosy Abate nel frattempo, entrata in contatto con un giornalista locale che si occupa di mafia, Giuseppe Tantillo, spera di trovare un canale giusto per riuscire a parlare con i rapitori del figlio. Riesce, infatti, a recuperare un cellulare che le consente di entrare in contatto telefonico con i rapitori del piccolo. Anche Achille Ferro, interpretato da Francesco Montanari, è sulle tracce del bambino, ma per impossessarsi del denaro con cui Rosy intende pagare il riscatto. La cifra è alta e Rosy non sa proprio come procurarsela. E soprattutto c’è troppo poco tempo. Si fa riferimento ai soldi ricavati da un affare con i Talebani. Rosy Abate rivela che si trattava di conti esteri cifrati, a cui lei non ha avuto mai accesso. E allora chi? E cosa è successo realmente?
Domenico Calcaterra e Lara Colombo invece stanno indagando sulla morte dell’architetto Rosati a Baia D’Angelo. Nel corso delle indagini sono venuti a conoscenza di una grossa speculazione immobiliare in cui sono coinvolti proprio gli stessi rapitori di Leonardino. I due sono sempre più affiatati e non solo professionalmente parlando. C’è chi scommette che nella prossima puntata scatterà il primo bacio tra i due. Un’altra fazione vuole invece Calcaterra ancora emotivamente legato all’Abate. Lara e sua sorella Anna riallacciano i rapporti. Invitata a cena Anna rievoca il passato e l’infanzia delle due sorelle. Anna rivela che i genitori sono morti troppo presto e che questo evento ha costretto le due donne a crescere troppo velocemente. Confida la volontà di candidarsi alla Presidenza della Regione. “Papà sarebbe orgogliosa di te”, dice Lara, finalmente riconciliata con la sorella. Anna rietrata a casa trova un pacchettino ad attenderla. E’ una sciarpa rossa. Colpo di scena: a casa ad attenderla c’è Ruggero ad aspettarla. Sì, proprio lui.
Le scene che seguono non lasciano alcun dubbio: i due hanno una relazione. “Corri e scarta tutti” è questo il motto che Ruggero dedica ad Anna. Una frase che lo ha incoraggiato sempre nella sua infanzia, quando era al riformatorio. Emergono particolari sulla storia di questo mafioso che non ha solo ombre, ma una psicologia complessa, risultato di traumi che risiedono anhe nelle pieghe dell’infanzia. Altro colpo di scena. E’ Dante Mezzanotte, che cova vendetta per sua moglie Ilaria Abate, volendo a tutti i costi uccidere Rosy. Con un piano ben strutturato, fa di tutto per essere tradotto da un carcere ad un altro, e, durante il tragitto evade, grazie ad un agguato teso per l’occasione. Ma da chi? Che ruolo ha Dante col rapimento del piccolo Leonardino?
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24 Settembre 2013, 01:57