Rosy Bindi contro gli avvocati | Le toghe siciliane: si dimetta

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24 Marzo 2014, 14:39

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MESSINA – Il consiglio direttivo dell’Unione degli ordini forensi della Sicilia, che si è riunito a Messina, ha approvato un documento nel quale stigmatizza le dichiarazioni del presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi – rese il 15 febbraio durante l’audizione del prefetto Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata – “quando afferma, sulla base del verbale dell’audizione, che ‘gli avvocati non cancellano dall’Ordine nemmeno colleghi che sono stati in galera, magari per reati mafiosi, o che in nome del diritto alla difesa di ogni imputato diventano complici del proprio imputato'”.

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Secondo l’Unione degli ordini forensi, che chiede le dimissioni di Rosy Bindi, “le espressioni sono assolutamente inesatte, improprie e approssimative e, soprattutto frutto di una inquietante distorta visione dell’avvocatura italiana, oltre che generiche e diffamatorie. Emerge una visione distorta del ruolo della difesa, delle garanzie e delle regole del giusto processo relegando la funzione difensiva a mero strumento di contiguità con gli imputati-clienti”. “Bindi – concludono gli avvocati – rassegni le proprie dimissioni per poi chiarire e, soprattutto, rettificare il contenuto delle espressioni per aprire un sereno e costruttivo confronto dialettico che riconosca e valorizzi l’impegno della maggioranza degli avvocati italiani nella tutela della legalità e dei diritti dei cittadini vittime della violenza mafiosa”.

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24 Marzo 2014, 14:39

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