12 Luglio 2013, 14:47
2 min di lettura
PALERMO – E’ stato ricoverato per ventiquattro ore e piantonato dalla polizia all’ospedale Civico Benedetto Conti, l’assassino di Rosy Bonanno, giovane mamma di 26 anni uccisa nell’abitazione dei suoi genitori mercoledì mattina. In queste ore si attende l’interrogatorio davanti al gip e la convalida dell’arresto: dopo avere sferrato più di dieci coltellate all’ex compagna, Conti era fuggito e aveva inghiottito del veleno per topi. Poi l’arresto della polizia a Villabate e il ricovero in ospedale dove gli è stata effettuata una lavanda gastrica.
Conti dovrà chiarire i motivi del terribile gesto, raccontare agli inquirenti gli ultimi attimi della vita di Rosy e anche quelli che, nella sua mente, l’hanno spinto ad impugnare quel coltello trovato in un cassetto e poi spinto a massacrare l’ex compagna. Un episodio che seminato panico e paura in quella palazzina popolare a due passi da via Altofonte. “Non doveva lasciarmi – ha detto ai poliziotti della squadra mobile in ospedale – come potevo accettare questa scelta? Ho perso la testa, non ci ho visto più”.
Ma come hanno raccontato i parenti di Rosy, Conti proseguiva la sua guerra da tempo e non soltanto perché voleva tornare con la sua ex. Voleva il bambino, non sopportava che il piccolo di due anni vivesse con la madre, al punto da denunciare l’ex suocera e Rosy per maltrattamenti nei confronti del bimbo. Dal letto dell’ospedale Civico, Conti ha parlato della sua mancata rassegnazione alla separazione, avvenuta definitivamente a gennaio.
Aveva raggiunto la ragazza a casa, in via Orecchiuta, dove c’era anche il bimbo, e i due avrebbero cominciato a litigare. L’ennesima discussione, poi la tragedia e la disperazione della madre, Teresa Matassa. La donna ha raccontato delle denunce della figlia, delle richieste d’aiuto. “Nessuo ci ha aiutato e noi abbiamo perso la nostra Rosy”.
Oggi, nel giorno del funerale di Rosy nella parrocchia del quartiere Villagrazia, la Giunta comunale sarà presente a piazza Politeama alle 19 per partecipare al Flashmob organizzato da diverse organizzazioni della società civile. Saranno 124 le sagome di gesso che saranno segnate sul pavimento della piazza Castelnuovo, a ricordare le 124 vittime di femminicidio nel 2012, cui si sono già aggiunte 68 vittime nel 2013.
Pubblicato il
12 Luglio 2013, 14:47