23 Dicembre 2020, 05:53
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PALERMO – I “furbetti” del cartellino vengono sospesi e i servizi cimiteriali vanno in tilt. Come se non bastasse l’emergenza sepolture ai Rotoli, con 575 bare a deposito in attesa di essere collocate, scoppia un’altra grana al comune di Palermo con 38 dipendenti coinvolti nell’inchiesta e per questo costretti a rimanere a casa.
La Procura ha infatti notificato a Palazzo delle Aquile i provvedimenti assunti nei confronti dei lavoratori coinvolti per i quali è scattata la sospensione, visto che sono stati sorpresi in flagranza di reato: le immagini delle telecamere nascoste dagli inquirenti li hanno infatti immortalati mentre si allontanavano dall’ufficio senza alcun permesso o mentre passavano il badge anche per gli altri colleghi. Un provvedimento, precisano dal Comune, che è scattato praticamente in automatico in base alla normativa vigente, ma che ha di fatto messo in ginocchio il servizio cimiteriale.
I dipendenti sospesi si occupavano infatti non soltanto del trasporto (12 su 15 totali), ma anche della registrazione dei decessi e quindi dell’avvio delle pratiche (tre ufficiali di stato civile su quattro): il risultato è che trasporti e sepolture si sono praticamente bloccati, visto che il Comune non è riuscito a trovare dei sostituti. Ieri si è tenuta una riunione per affrontare l’emergenza nell’emergenza e i dirigenti non hanno potuto che prendere atto del fatto che non ci sono altri 12 trasportatori, neanche in altri uffici, ma si arriva soltanto a otto. Più facile reperire altri ufficiali di stato civile, ma con le feste alle porte tutte le procedure andranno a rilento.
“Il continuo insorgere di ostacoli e problemi di varia natura vanifica ogni volta gli sforzi per riportare a normalità una situazione certamente grave – commenta il sindaco Leoluca Orlando, che ha anche la delega ad interim – Una situazione, ormai è chiaro a tutti, nella quale a problemi di ordine strutturale e burocratico si sono aggiunti in modo determinante comportamenti illeciti e irregolarità di ogni tipo. Nonostante questo, continua il lavoro per studiare sempre nuove soluzioni, che speriamo possano concretizzarsi in modo risolutivo e definitivo già nelle prossime settimane”.
Ma la situazione rischia seriamente di precipitare. La zona rossa anti-Covid decisa dal Governo nazionale, infatti, provocherà la sospensione anche delle operazioni di estumulazione delle vecchie salme dalle nicchie del cimitero, causando ulteriori rallentamenti, con il cimitero che da qui a fine anno potrebbe arrivare a contare 600 salme a deposito.
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23 Dicembre 2020, 05:53