01 Luglio 2013, 20:00
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PALERMO – Qualcuno li aveva visti entrare in un appartamento dalla finestra. Ha così lanciato l’allarme alla polizia e i due malviventi sono finiti in trappola. Le manette sono scattate per Gianpaolo Benfante, 23 anni e Giuseppe Di Modica, 24.
I due stavano scappando dall’abitazione appena passata al setaccio quando i poliziotti li hanno fermati. Stavano fuggendo nello stesso modo in cui si erano introdotti nell’appartamento: dalla finestra. Addosso avevano gli utensili con i quali erano riusciti a fare accesso e ottocento euro in contanti, i soldi che avevano trovato in casa nel corso del raid e con i quali speravano di farla franca.
L’ennesimo furto in casa, fenomeno che negli ultimi mesi ha subito una vera e propria escalation in città, è avvenuto in fondo Moceo, nel quartiere della Zisa, dove stavolta, il colpo è andato in fumo. Una volta bloccati, infatti, i due malviventi sono stati arrestati e la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari che, a quell’ora, si trovavano al lavoro.
Probabilmente i due complici monitoravano da tempo chi abita nell’appartamento e ne conoscevano tutti gli orari. Questo, ciò che prevede l’iter illustrato dalla polizia che sta indagando su diversi furti e rapine avvenuti negli ultimi mesi nel capoluogo. Le bande di malviventi, infatti, prendono di mira le proprie vittime conoscendo già quale potrebbe essere il bottino: “Vanno quasi sempre a colpo sicuro”. E, anche in questo caso, erano riusciti ad impossessarsi di ottocento euro.
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01 Luglio 2013, 20:00