20 Marzo 2014, 12:14
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SIRACUSA – Viale Santa Panagia è un lungo stradone che taglia a metà la Siracusa “nuova”. Tre corsie e un elegante spartitraffico ornato con decine di gigantesche palme. Belle, rigogliose. E desiderate. Non dagli ambientalisti, che pure da queste parti hanno un discreto seguito, quanto piuttosto da malintenzionati. Specie sotto Pasqua, quando un banchetto allestito in strada per l’improvvisata vendita di foglie di palma o composizioni dello stesso materiale può fruttare qualche centinaio di euro. Per sopperire al problema dell’approvvigionamento, due uomini con piccoli precedenti hanno atteso che calasse la sera. Armati di coltelli da cucina hanno quindi iniziato a recidere le piante, tranquilli e indisturbati in quello che consideravano un “vivaio” personale.
Una ‘iniziativa’ sventata dall’arrivo dei carabinieri, che hanno arrestato, dopo un breve inseguimento a piedi, Pasqualino Di Paola e Paolo Giuga, rispettivamente di 38 e 25 anni. Avevano già reciso trentotto cime. Sono stati posti ai domiciliari. Per scoraggiare simili episodi criminali (per Siracusa è il secondo dopo il caso di una settimana fa, ndr) , le forze dell’ordine hanno lanciato un appello: “Non acquistate foglie di palme e composizioni di palme in posti improvvisati, come banchetti e simili”.
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20 Marzo 2014, 12:14