Russo e l’incarico al Policlinico:| “Non ho mai accettato”

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10 Novembre 2011, 18:16

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La delibera era stata pubblicata appena qualche giorno fa. I vertici del Policlinico di Palermo avevano conferito, come si legge nel provvedimento, un “incarico professionale all’avvocato Carmelo Pietro Russo del Foro di Palermo, per la difesa in giudizio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “P. Giaccone” di Palermo, relativamente al ricorso, notificato in data 3 novembre 2011, proposto dalla dottoressa Valerio Mara Rosaria dinanzi al Tar Sicilia”. Incarico di cui il nostro quotidiano ha dato notizia. Nessuna ulteriore delibera è stata pubblicata sul sito del’azienda ospedaliera universitaria di Palermo. Nel pomeriggio l’assessore alle Infrastrutture ha inviato una lettera a Livesicilia, precisando di non avere accettato l’incarico. Ecco il testo:

“Eppure solo qualche giorno fa vi aveva concesso una lunga intervista! Devo, dunque, ritenere che questa benedetta redazione di Live Sicilia sia in possesso del numero di telefono del direttore generale dell’azienda Policlinico di Palermo. Se lo aveste chiamato, non avreste avuto difficoltà ad apprendere che non ho accettato alcun incarico dall’azienda Policlinico di Palermo, che pure avrei volentieri svolto, anche a titolo gratuito. Tale incarico, infatti, era relativo ad una ipotesi di danno causato al Policlinico da propri dipendenti per violazione degli obblighi di servizio e, perciò, ad attività di tutela della P.A.. Peraltro, ove avessi accettato, non vi sarebbe stata alcuna incompatibilità, e non per le ragioni che Lei individua con una mera ricopiatura della legge professionale, ma perché avrei agito nell’interesse anche dell’Amministrazione regionale, e contro condotte lesive del servizio sanitario regionale: dunque, anche nell’interesse della Regione siciliana, in piena coerenza con il mio ruolo di componente della giunta di governo. Tuttavia, la ristrettezza dei tempi previsti per la costituzione in giudizio, mi ha impedito di aderire alla richiesta formulatami dal direttore generale, il quale ha già da lunedì scorso incaricato un altro professionista, come avreste potuto apprendere con quella telefonata. Evidentemente, o l’ansia dello scoop vi ha travolto, oppure quando in quella benedetta redazione vedete il cognome Russo, a prescindere dal nome, le vostre agende telefoniche si smagnetizzano come per incanto, impedendovi, certamente contro la vostra volontà e la vostra riconosciuta imparzialità nei confronti del governo Lombardo (absit iniuria verbis), di documentarvi in modo appropriato”.

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La nostra replica
Gentilissimo assessore Russo, si tranquillizzi. Non è il cognome che ci ispira ma i fatti. Gli stessi fatti che hanno portato il Policlinico a pubblicare sul proprio sito in data 7 novembre la delibera n. 1129/2011 con la quale Le era stato affidato l’incarico in questione. Siamo lieti che Lei abbia declinato l’invito e apprezziamo molto anche che avrebbe rinunciato a qualsiasi compenso. Non abbiamo mai scritto di alcuna incompatibilità, anzi, e le assicuro che le nostre agende telefoniche funzionano benissimo. Non altrettanto si può dire di chi dovrebbe aggiornare un sito pubblico e non lo fa. La nostra imparzialità non è in discussione. E Lei dovrebbe saperlo bene visto che è stata addirittura sancita da una sentenza di un Tribunale che l’ha condannata per le affermazioni lesive che ci ha onorato di rendere pubbliche. Prendiamo atto che ha cambiato registro e che adesso ha un approccio più sereno e addirittura sarcastico. La preferiamo così, ci creda. (F.F.)

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10 Novembre 2011, 18:16

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