13 Settembre 2011, 18:15
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“Dopo ieri, siamo noi e il Pd siamo ancora più vicini”. Raffaele Lombardo conferma i passi avanti compiuti ieri durante il vertice di maggioranza, in vista di un’alleanza stabile col Partito Democratico. A margine di una conferenza su una mostra di Hugo Pratt, il governatore, di fatto, conferma quello che negli stessi minuti afferma il segretario del Pd Giuseppe Lupo: “Passi avanti tra Pd e Mpa”. Ma non ancora un accordo totale. Questione di “dna” direbbe qualcuno. Di tradizioni politiche, di diffidenze. A cominciare dalla primarie, che il presidente Lombardo non ha escluso: “Non siamo così abituati alle primarie. Ma non possiamo scartare l’ipotesi di utilizzare metodi, sistemi per coinvolgere gli elettori”. Comunque sia, alle prossime elezioni regionali, Lombardo non correrà per la presidenza: “Ho già detto, e lo confermo: non mi ricandiderò”.
Riguardo alle elezioni anticipate, invece, Lombardo ha precisato: “Se mi accorgessi che, per un motivo o per un altro, venisse bloccato o rallentato il percorso riformista che questo governo ha avviato già, ad esempio, nei settori della sanità e dei rifiuti, non starò certo lì a scaldare la sedia. Se gli alleati mi chiedessero di dimettermi? Non succederà: se ci fossero le condizioni sarei io a farmi da parte, senza il bisogno che qualcuno me lo chieda”.
Ieri, intanto, un vertice di maggioranza che, a detta di Lombardo, ha soddisfatto anche gli alleati: “Il Pd sicuramente si sarà alzato dal tavolo soddisfatto di quanto ci siamo detti: ciascuno ha fatto un passo avanti verso l’altro”.
Ma la “spina” del “matrimonio tra Lombardo e i democratici è sempre quella: l’alleanza politica. Ma su questo tema, il governatore è sembrato molto sicuro: “Non solo riconosciamo questa alleanza – ha detto Lombardo – ma siamo pronti a istituzionalizzarla già alla prima tornata elettorale l’anno prossimo. Anche per la corsa a sindaco di Palermo”.
E proprio riguardo alla corsa a primo cittadino del capoluogo, Lombardo afferma la “necessità che si giunga all’individuazione di un candidato unico candidato di Terzo polo e Pd”. E scatta, inevitabilmente, il “toto-nomi”. “Musotto? È il candidato dell’Mpa e sarebbe un ottimo sindaco. Ma ovviamente dovremo concertare la candidatura con gli altri partiti della coalizione. Altri nomi credibili? Penso a persone capaci come gli assessori Chinnici, Armao e Massimo Russo. Quest’ultimo, in particolare, dopo aver risanato la sanità potrebbe essere pronto a raccogliere la sfida di misurarsi nelle macerie in cui è ridotta la città di Palermo”.
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13 Settembre 2011, 18:15