21 Settembre 2011, 18:03
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Ventotto pagine di memoria difensiva. Massimo Russo non si tira indietro e, al contrario, risponde punto per punto alle accuse che gli vengono rivolte dai firmatari della mozione di censura. L’arringa con le precisazioni dell’ex magistrato è stata riprodotta per novanta volte e distribuita a ciascun deputato. Secondo Russo, “si tratta di un atto di accusa con fini meramente politici per tentare di delegittimare l’azione riformatrice del governo regionale impegnato a riparare i gravissimi guasti del passato nel settore della sanità”.
L’ex magistrato sottolinea che molti dei deputati firmatari erano parlamentari “negli anni della sanità siciliana dei report giornalistici nazionali, del dvd ‘La mafia è bianca’, delle inchieste giudiziarie, dei fastosi anni di Villa Santa Teresa, dei rimborsi gonfiati, delle truffe, degli scandali negli acquisti, delle assunzioni clientelari, dei primariati elettorali, dei munifici extrabudget per tutto il comparto della sanità privata, dei rinvii a giudizio, dei processi e delle sentenze”.
Prima di passare alla difesa delle accuse che gli vengono mosse, Russo conclude ricordando le parole del giudice ucciso nella strage di Capaci: “Diceva Giovanni Falcone, con una semplicità disarmante – scrive Russo – ‘basta non fare un passo indietro per essere un passo avanti’. Né io, né questo governo – conclude Russo – abbiamo intenzione di fare un passo indietro”. Ed ecco il capo della sanità regionale passare poi al contrattacco: dal piano di rientro al contenimento del deficit, dalla nomina dei direttori delle Asp ai pronto soccorsi ai pta, dal bilancio dell’Asp di Palermo fino alle dimissioni di Dario Allegra.
PIANO DI RIENTRO
Russo precisa che al momento dell’insediamento del governo Lombardo, gli impegni sottoscritti dal precedente governo regionale nel 2007 erano stati in larga parte disattesi. “Il verbale ministeriale del 27 marzo 2008 – si legge nel documento di Russo – certifica gli inadempimenti e la gestione fallimentare del precedente governo”. La memoria difensiva riporta poi l’estratto del verbale del 4 aprile 2010 in riferimento al piano di rientro: “la verifica annuale 2010 è sostanzialmente positiva e si rinvia agli specifici paragrafi per i chiarimenti richiesti”.
IL CONTENIMENTO DEL DEFICIT SANITARIO
Brevissimo, quasi lapidario l’assessorato su questo punto. Vengono mostrati i nudi dati: il deficit ammontava a 617 milioni di euro nel 2007 e nel 2010 è arrivato a 97 milioni di euro. “La lettura dei dati – commenta Russo in coda – peraltro certificati dai competenti Ministeri e dalla Corte dei Conti non lascia spazio ad alcuna diversa interpretazione”.
NOMINA DEI DIRETTORI DELLE ASP
“Sembra superfluo – scrive Russo – ma è necessario ribadire che per la nomina dei direttori sono state osservate le regole previste dalla legge: proposta dell’assessore alla Salute, delibera di giunta di accoglimento della proposta, acquisizione del parere della competente commissione all’Ars, delibera di giunta di nomina dei direttori generali, decreto del presidente della Regione. Stupisce – prosegue Russo – che qualcuno che ha partecipato alle procedure di nomina, sia adesso tra i firmatari di una mozione in cui si sostiene che le nomine siano state adottate in assoluto dispregio della tanto decantata azione di trasparenza e legalità”.
PRONTO SOCCORSO
“Sappiamo bene – ammette Russo – che taluni Pronto Soccorsi presentano ancora alcune criticità in ordine ai tempi di accesso e di accoglienza. L’assessorato è impegnato fattivamente a promuovere modelli organizzativi capaci di rispondere al meglio alle esigenze degli utenti. Joint Commission ha già provveduto a produrre per ciascun pronto soccorso un report analitico , individuando le criticità maggiori e indicando alcune azioni in alcune realtà già intraprese per supportare il miglioramento”.
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