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S.O.S. adolescenza! Periodo burrascoso di importanti cambiamenti

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22 Settembre 2024, 04:57

4 min di lettura

L’adolescenza è quella fase “critica” dello sviluppo che segna il “passaggio dall’infanzia all’etá adulta”, in un susseguirsi di “trasformazioni” che avvengono su piú fronti: biologico/fisico, psicologico e sociale.

Questo “periodo di transizione” è tanto complesso quanto delicato, in quanto i cambiamenti che in esso si verificano causano una condizione di “crisi” dove tutto viene messo in discussione: per affacciarsi al “nuovo” bisogna necessariamente lasciare qualcosa di sé alle spalle, comprese le sicurezze fino a quel punto raggiunte. Ecco perché ogni transito da una fase all’altra del ciclo di vita è sempre un momento difficile.

Un “ponte” tra infanzia ed età adulta

In questa “terra di confine” che è dunque l’Adolescenza, in questo spazio ambiguo e difficile da abitare, ci si ritrova cosí a dover rivedere le proprie certezze e a doverne ricostruire di nuove, con tutte le contraddizioni del tempo odierno che rendono ancora piú difficoltoso questo passaggio.

É proprio questa indeterminatezza, questo stare nel mezzo tra “non piú” e “non ancora” (non più bambino e non ancora adulto) che porta gli adolescenti a vivere tutto con grande volubilità e mutevolezza, impegnati a varcare continuamente il limite posto tra infanzia ed etá adulta, alla ricerca di un’identità maggiormente stabile e definita.

Periodo di grandi cambiamenti

I numerosi e complessi cambiamenti a cui gli adolescenti vanno incontro, che riguardano il loro corpo, la loro mente e l’ambito delle relazioni familiari e sociali, rappresentano delle vere e proprie “sfide”, faticose ma utili e necessarie ad acquisire nuovi ruoli e responsabilità, ed a raggiungere una dimensione esistenziale piú solida,

frutto di un’adeguata “integrazione” tra quanto appreso in famiglia durante l’infanzia ed i risultati delle nuove e diverse esperienze.

..D’altronde si diventa adulti quando ci si riesce ad “individuare”, differenziandosi dai familiari senza rinnegare quanto ereditato dai propri modelli di riferimento.

Il rapporto con i genitori

L’Adolescenza rappresenta un periodo molto delicato e complesso, sia per chi si trova in prima persona ad affrontare questo fondamentale passaggio evolutivo, ma anche per chi sta loro intorno; primi fra tutti i genitori.

Essa avvia alla “ridefinizione dei rapporti” anche e soprattutto all’interno del nucleo familiare, con una rottura inevitabile degli equilibri precedentemente raggiunti e l’instaurarsi di un clima conflittuale.

Questa fase di crescita e sviluppo implica una quota di fisiologico distacco e allontanamento dai modelli familiari. Quanto trasmesso dalla famiglia nelle fasi precedenti, i valori e gli insegnamenti, viene in parte interiorizzato ed in parte “messo in discussione”, in un continuo movimento oscillatorio tra distacco e appartenenza rispetto alla famiglia.

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Perché se l’adolescente ha bisogno di maggiori libertà per “esplorare il mondo”, allo stesso tempo necessita di sentirsi supportato e di sapere che potrà ritirarsi nel contesto familiare quando necessario. Si crea quindi un contrasto tra la spinta all’esplorazione e il bisogno di supporto e protezione, tra la ricerca di novità e i principi trasmessi a livello familiare, per cui è più che comprensibile che emergano tensioni, contraddizioni e fatiche, sia per l’adolescente in cerca di maggiore autonomia, che per gli altri membri della famiglia.

Il rapporto con i pari

Durante l’adolescenza, il gruppo dei pari diventa una fonte primaria di confronto e supporto. Gli adolescenti spesso si confrontano con i loro amici per confermare o mettere in discussione la loro identità.

Mai come prima questa dinamica diventa cosí fondamentale: è all’interno di questo nuovo contesto che l’adolescente può sperimentare nuove modalità di relazione ed esplorare pensieri che si allontanano dai dogmi familiari.

C’è da dire però che l’influenza del gruppo dei pari può essere sia “positiva”, nel momento in cui permette all’adolescente di maturare grazie ai nuovi principi comuni in cui identificarsi e alle nuove esperienze da condividere, che “negativa” in quanto, in alcuni casi, può spingere verso atti di trasgressione e comportamenti devianti. 

Questo poiché, dato il forte bisogno sperimentato dell’adolescente di fondersi con l’identità del gruppo, ci si identifica con i valori e gli atteggiamenti che in esso vengono condivisi, anche quando dannosi e  deleteri. É nel contesto dei pari che vengono ricercati consensi ed approvazione, attraverso la messa in atto di processi di “imitazione” di atteggiamenti, anche se trasgressivi e ribelli.

Il sostegno degli adulti

Ma se l’Adolescenza viene individuata come un periodo pieno di difficoltà, essa rappresenta altresì una tappa dello sviluppo straordinaria che appare fortemente caratterizzata da un “potenziale” che non avrà più eguali nel corso di tutta la vita, e che se vissuta in pienezza e col sostegno dell’adulto, diviene una condizione “matrice” di opportunità, di nuove possibilità, di creatività, e permette di poter affermare nel mondo la propria nuova esistenza.

D’altronde, se da una parte gli adolescenti cercano una nuova autonomia ed una maggiore indipendenza, dall’altra hanno ancora bisogno di percepire un porto sicuro cui ritornare, in cui “riprendere fiato” e ritrovare sicurezze di fronte al complicato ingresso nel mondo adulto.

Ecco perché un supporto sociale adeguato, soprattutto da parte dei familiari, può facilitare questa fase delicata fornendo l’ausilio necessario per affrontare le sfide di questo periodo e per prepararsi a una vita adulta equilibrata e appagante

… perché è proprio da questo punto che dipenderanno molte scelte delle fasi successive del ciclo di vita.

[La dott.ssa Pamela Cantarella è una Psicologa Clinica iscritta all’Ordine Regione Sicilia (n.11259-A), in formazione presso Scuola di Psicoterapia ad orientamento Sistemico-Relazionale]

Pubblicato il

22 Settembre 2024, 04:57

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