02 Luglio 2013, 19:35
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PALERMO – Al via i saldi estivi in Sicilia. Partirà sabato la stagione degli sconti nell’Isola, ma a detta di Confcommercio e Federconsumatori la crisi mostrerà il suo lato peggiore e le previsioni sulle vendite sono disastrose. Dopo la flessione del 7% dello scorso anno, quest’anno le vendite a saldo subiranno un ulteriore calo che si attesterà intorno all’8%. E appena una famiglia su tre, secondi i sondaggi della Federconsumatori, potrà permettersi di fare acquisti.
La spesa minima si aggirerà intorno ai 119 euro, per un rientro effettivo di 65,5 milioni di euro. “Per questo sarebbe stato importante – dice Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori – soprattutto in una situazione delicata come questa, disporre la liberalizzazione dei saldi, o quantomeno disporne l’anticipazione, per dare sollievo alle famiglie ed avviare un rilancio della domanda. In ogni caso, se si vuole evitare un’ulteriore caduta dei consumi, è necessario affrontare con risoluzione la questione IVA, evitandone l’aumento”.
Di ulteriore calo delle vendite parla anche Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo, che, contattato telefonicamente da Livesicilia, afferma: “Saremmo felici se il ribasso si fermasse al 10%, ma temiamo sia molto più basso. La gente non ha soldi e l’unica soluzione per movimentare il commercio è quella di partire subito con sconti del 50 per cento”.
E per non imbattersi in “fregature” anche quest’anno Federconsumatori ha stilato un decalogo per aiutare i cittadini ad orientarsi negli acquisti della merce in saldo:
1. Verificare durante questa settimana, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto;
2. Non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi, confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma dell’anno in corso, non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti.
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02 Luglio 2013, 19:35