Stop al corso di studi | del “laureato invisibile”

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06 Aprile 2009, 01:20

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Aveva ragione Alberto, il “laureato invisibile”. Il corso di Igienista dentale all’Università di Palermo va verso la sua fine e il consiglio di facoltà di Medicina ha già deliberato che dal prossimo settembre non ci sarà, non ci saranno nuovi iscritti. Il primo anno è stato disattivato, come annunciato a questa testata dal preside della facoltà, Adelfio Cardinale. La decisione adesso dovrà passare al vaglio del Senato studentesco. “C’erano solo cinque studenti” spiega il professor Giuseppe Gallina, nella commissione che ha istruito la ‘dieta dimagrante’ che ha investito anche altri corsi della facoltà.

“Ci sono diversi indicatori che ci hanno portato all’esclusione del corso di laurea dal prossimo piano di studi” dice il professor Gallina, che ha la delega ai corsi di laurea nelle professioni sanitarie. “Abbiamo dovuto escludere i corsi con meno studenti e quelli che hanno meno ‘appeal’. I corsi di laurea nelle professioni sanitarie sono a numero chiuso e ogni sono quasi 3.500 i giovani che provano a superare i test d’ammissione”. Non Igiene dentale, in questo corso si sono presentati in cinquanta. I posti erano 5, “secondo le indicazioni del Ministero – prosegue Gallina – nel tempo sono scesi da 19 a 9 fino agli attuali 5 posti”. A fare le spese della generale ‘cura dimagrante’ di corsi di laurea dell’Ateneo palermitano, per quanto riguarda Medicina e chirurgia saranno i corsi di: Tecnico della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, podologia, ortottista e assistente oftalmico. Saranno chiuse anche le sedi esterne di Trapani e Agrigento e i corsi saranno inglobati nella facoltà panormita, “ma resteranno convenzioni per i tirocini nel territorio”, specifica Gallina.

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Da quando è stata pubblicata la lettera di Alberto Arena, sono state diverse le prese di posizione. Dai genitori che difendono l’investimento fatto sulla formazione dei figli, ai rappresentanti di categoria che difendono la professione e chiedono di rimboccarsi le maniche. “Il problema è complesso – commenta Gallina – non ci sono dati pubblici sull’inserimento professionale ed verissimo che la figura non rientra nelle piante organiche degli ospedali siciliani”. Ma non solo. Il profilo dell’igienista dentale lavora solo sulla prevenzione, “è una figura nata negli Stati Uniti ed è prettamente femminile, perché ha a che fare soprattutto col mondo pediatrico, per questo un uomo può trovare più difficoltà ad inserirsi”.

Ma la vera trappola non è nel genere. É nella competenza. “L’igienista dentale può lavorare solo su prescrizione dell’odontoiatra”. Così è molto più conveniente per uno studio medico assumere un odontoiatra che, oltre alla prevenzione, può anche collaborare attivamente, perché “l’igienista non può fare nulla di invasivo ma può aprire uno studio autonomo”. Paradossi della professione che vanno a unirsi ad altre cattive abitudini e alla scarsa cultura siciliana per la prevenzione.

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06 Aprile 2009, 01:20

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