01 Giugno 2011, 22:14
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E anche questa volta nulla di fatto. La seduta del consiglio comunale che avrebbe dovuto discutere la delibera del sindaco Diego Cammarata, necessaria per stornare il maggior gettito Tarsu a un’altra mini-proroga per Gesip, è saltata a causa della mancanza del numero legale. Il che non sarebbe una novità, se non fosse che era la seconda convocazione della seduta precedente e che quindi sarebbero bastati venti consiglieri su cinquanta.
In realtà, a Palazzo delle Aquile erano presenti ben più dei consiglieri necessari ma le opposizioni, compatte, sono rimaste fuori dall’Aula come avevano annunciato nei giorni scorsi. Il centrodestra, sulla carta, avrebbe avuto i numeri per approvare la delibera (22) ma in Aula erano presenti appena in 17. Cinque assenti, di cui due giustificati e tre dell’ultimo momento che hanno rotto le uova nel paniere al centrodestra che era convinto di poter archiviare la pratica in serata. Il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, ha provato fino all’ultimo a ritardare l’appello ma dopo un’ora le opposizioni sono insorte e hanno costretto il presidente del consiglio, Alberto Campagna, a certificare la mancanza dei 20 consiglieri richiesti.
“La delibera è un avvicinamento alla Tia – ha dichiarato il capogruppo di Fds, Manfredi Agnello – non sta scritto da nessuna parte che i cinque milioni in più debbano essere utilizzati per diminuire la Tarsu. Anche perché ogni palermitano risparmierebbe, in media, 15 euro: è ridicolo, si rischia di mettere a ferro e fuoco la città”.
Per Tantillo “il centrosinistra ci ha costretto a chiamare l’appello senza aspettare, impedendoci di riunirci”.
Adesso tutto è stato rinviato a venerdì in prima convocazione, ma è scontato che la seduta salterà, e in seconda convocazione sabato sera, ultimo giorno utile per garantire ai dipendenti Gesip lo stipendio di giugno prima della scadenza del contratto di servizio. Una mossa disperata per l’amministrazione Cammarata, che spera nell’intervento della Regione: l’assessore all’Economia Gaetano Armao ha acconsentito alla richiesta del sindaco di un’anticipazione della spesa, per evitare il debito fuori bilancio, ma solo se la delibera verrà approvata.
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01 Giugno 2011, 22:14