Salvate dall’orrore | Chi vuole adottarle?

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09 Agosto 2013, 18:18

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PALERMO – Uno sguardo perso nel vuoto: è così che si mostrano le due cagnoline sepolte vive e sopravvissute all’orrore di viale dei Picciotti, nei pressi dell’ex macello comunale. Due, appunto, le anime tratte in salvo dall’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e degli animalisti. Due su cinque. Per gli altri tre, infatti, non c’è stato nulla da fare: sono stati trovati con la bocca piena di terra e sono morti per asfissia. Una speranza spezzata anche il primo di loro tratto in salvo, morto poco dopo tra le braccia dei vigili mentre cercavano di rianimarlo.

Rosa e Sara sono i nomi scelti per le due sopravvissute, oggi al sicuro e ricoverate presso una clinica veterinaria. Sebbene deboli, sono fuori pericolo, ma per loro servirà tanto amore per dimenticare quei tre metri di terra e arbusti sotto i quali sono rimaste per più di 36 ore. Due cuccioli, un maschio adulto e la madre, sono però ancora liberi e i volontari si stanno già muovendo per recuperarli.

Intanto su Facebook i volontari che si stanno occupando attivamente delle cucciole non possono esimersi dal manifestare lo sdegno e il dolore per questa triste vicenda. “In una città ormai tremedamente ostile al problema dei cani – commenta Giusy Caldo – con un’amministrazione comunale totalmente assente, oggi succede questo. Adesso chiudi gli occhi e pensa di riaprirli quando sei sepolto vivo con almeno quattro metri di macerie, di terra e sterpaglie addosso. Un incidente, starai pensando. E invece no. La mano crudele di un uomo intollerante al problema del randagismo”.

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Anche dal Comune di Palermo arrivano commenti sulla vicenda di viale dei Picciotti. “Il ritrovamento ieri sera di un gruppo di cuccioli morti o agonizzanti dopo essere stati sepolti vivi – dicono gli assessori Francesco Giambrone e Giuseppe Barbera è il segno di una inciviltà intollerabile”. “Proprio mentre l’Amministrazione, con gli Assessorati al Verde e alla Scuola, conduce la campagna “Un amico è per sempre… e io non l’abbandono” – continuano dobbiamo registrare che la strada da fare è lunga perché i diritti degli animali siano riconosciuti e perché finiscano certi comportamenti ignobili”. Un appello, poi, ai residenti della zona: “Chiediamo a chiunque abbia telecamere di sorveglianza in quella zona – concludono i due assessori – di mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine le registrazioni, nella speranza di riuscire a risalire agli autori di questo atto di barbarie”.

E sul futuro delle cagnoline, adesso, i volontari non mostrano incertezze: Rosa e Sara non devono per nessun motivo essere sottoposte ad ulteriore sofferenza, trascorrendo il resto della loro vita rinchiuse in canile. Stallo immediato e adozione per la vita è ciò che si cerca per loro. Il minimo per far dimenticare la paura della morte e la cattiveria di chi aveva pensato di liberarsi di loro in un modo così disumano.

*Chiunque voglia adottare Rosa e Sara può rivolgersi a Giusy Caldo o Marilena Oddo su Facebook, o contattare le associazioni Ada e Lida Palermo.

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09 Agosto 2013, 18:18

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