Sammartino: "Nelle liste della Lega non ci sono paracadutati" - Live Sicilia

Sammartino: “Nelle liste della Lega non ci sono paracadutati”

La Lega scalda i motori.

CATANIA – Luca Sammartino e Valeria Sudano reduci dalla giornata palermitana al fianco di Renato Schifani e Matteo Salvini macinano altri kilometri. Tra una stretta di mano e un selfie la premiata ditta del consenso in salsa rossoazzurra ha partecipato all’iniziativa, affollata, organizzata dall’avvocato Puccio La Rosa e dal consigliere comunale Giuseppe Gelsomino “Oltre i partiti. A difesa del territorio”. Il pensiero malizioso del commentatore esterno viene però subito smorzato dagli organizzatori. Dal 2008 in poi la crisi dei partiti ha subito un’accelerazione e l’exploit del M5S ha dato una mazzata al bipolarismo, il gruppo storicamente vicino al deputato etneo anche sulla base di questo elemento punta sul territorio e sulle esperienze che da qui partono (in primis quella degli amministratori locali che in effetti affollano la platea oltre che la lista di Prima l’Italia). 

Il convitato di pietra sono le amministrative catanesi del 2023. La premiata ditta Sudano-Sammartino, neanche a dirlo, sarà in prima linea ma prima c’è un’altra sfida da affrontare: la doppia chiamata alle urne del 25 settembre. Valeria Sudano guiderà le liste della Lega al plurinominale e sarà la front runner della coalizione nel collegio di Catania all’uninominale, Sammartino correrà alle regionali per centrare la terza elezione consecutiva a Sala D’Ercole. I due si rivolgono alla platea d fedelissimi e simpatizzando rivendicando gli obiettivi centrati in questi anni (dalla riforma della formazione in regione al riconoscimento del principio di insularità a Palazzo Madama) e lanciano qualche bordata all’indirizzo di qualche alleato. 

Sudano, come si dice, la tocca piano. Intervenendo sull’emergenza rifiuti (in una città che vede la Tari schizzare alle stelle) dice senza mezzi termini. “Il Comune ha le sue responsabilità, ma la responsabilità maggiore è della Regione e del Presidente Musumeci”, ha detto in sala.  

Sui termovalorizzatori è intervenuto anche Sammartino che ha ricordato che non scegliere, nei fatti, equivale a una scelta. Poi marca la distanza con la pagina scritta dal governatore Nello Musumeci. “Renato Schifani ha dimostrato, da presidente del Senato, di essere un uomo delle istituzioni e di rappresentare l’Italia all’Estero con grande garbo istituzionale e soprattutto con grande competenza, alla Sicilia serviva e serve un presidente della Regione autorevole nei tavoli nazionali che non vada a Roma con il cappello in mano ma che si sieda a trattare così come il nostro Statuto prevede, a pari dignità con i Ministri, per affrontare i temi importanti per la Sicilia che non sono più favori da chiedere a un governo centrale ma diritti di un popolo”, ha spiegato l’ex renziano. Sammartino, inoltre, rivendica la composizione delle liste per le politiche. “Nelle nostre liste non ci sono paracadutati, chi vota Lega In Sicilia vota siciliani”, ha argomentato. E ha aggiunto. “Porteremo a Palermo e Roma una pattuglia di parlamentari che difenderà i territori”. 


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