19 Settembre 2016, 18:04
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CATANIA – È caos viabilità a San Giorgio. Nel quartiere periferico dell’area sud ovest di Catania continuano a consumarsi problemi di ogni sorta. Rimane il lato più isolato e dimenticato della città dove degrado e penuria di decoro urbano hanno da tempo preso il sopravvento sul resto. E il nodo viario non è un problema da meno per quella zona, così ad alta densità popolare. E ciò accade nonostante, l’amministrazione comunale abbia negli scorsi mesi già intrapreso alcuni interventi migliorativi. Ma non è ancora abbastanza a quanto sembra. Nelle due arterie principali del quartiere, stradale San Giorgio e Cravone ogni giorno la circolazione va in tilt: ingorghi, code, litigi, scarso rispetto del codice della strada e non ultimo i parcheggi selvaggi. Il risultato finale si traduce in ore di traffico letteralmente decongestionato. Eppure il progetto “Safe Driving” ideato su iniziativa della 6º circoscrizione per implementare la nuova viabilità a San Giorgio sarebbe pronto già da un pezzo. Il nuovo piano viario finalizzato a risolvere numerosi problemi – proposto dalla municipalità – è stato già approvato dal consiglio della circoscrizione, ma non ancora da parte del consiglio comunale.
A tal proposito, si sono già svolti alcuni sopralluoghi alla presenza dell’assessore alle periferie Rosario D’Agata, il vice sindaco Marco Consoli assieme al comandante dei vigili urbani e i tecnici del Comune. “Innanzitutto, il nuovo piano – spiega Lorenzo Leone, presidente sesta municipalità – risolverebbe molti problemi per quanto riguarda la circolazione del bus Amt: ogni qual volta gli autobus giungono al viale Cravona si creano grossi intasamenti del traffico a causa del doppio senso di marcia che rende difficile il loro passaggio”. Non di rado i conducenti andrebbero su tutte le furie. “Si ritrovano anche le macchine parcheggiate in doppia fila”.
Ma è nello stradale Cravone, nelle vicinanze della “bambinopoli” dove si creano sempre grossi ingorghi. “Quella è un’area in cui sono presenti molti esercizi” – precisa Leone. Al momento il viale Cravona è a doppio senso di marcia. Il nuovo piano prevede un unico senso in cui “i veicoli – prosegue – potranno percorrerlo solo nella direzione dello stradale San Giorgio. È l’unica soluzione per evitare tutta la confusione e il traffico che si creano. La circolazione fra camion, auto, Amt e ambulanze finisce per scorrere lentamente in una sorta di “d’imbuto”. Nello stradale San Giorgio è inoltre presente un presidio Asp: “Di fronte cui spesso parcheggiano gli automobilisti, proprio in prossimità dell’ingresso delle ambulanze. È assurdo che si verifichi una situazione del genere”.
Le auto invece provenienti dal senso opposto, anziché percorrere lo stradale San Giorgio per raggiungere quello Cravone, potranno optare per un nuovo percorso che transiterebbe per via dell’Albero. “Si creerebbe così una rotatoria naturale – prosegue Leone – dove le auto al fine di evitare quell’ingorgo e liberare la circolazione al viale Cravona passeranno da via dell’Albero”. Anche via del Passero, secondo il nuovo piano, non è previsto il doppio senso. Stesso discorso per lo stradale Cardinale dove al momento il doppio senso creerebbe altrettanti problemi. “Chi proviene dal viale Biagio Pecorino – dice – potrà andare solo in un senso. Questo consentirebbe una viabilità più sicura, senza blocco degli Amt e senza che i camion rimangano bloccati”. Un esperimento simile è già stato avviato in un tratto dello stradale San Giorgio. “È andato bene allo stradale san Giorgio dove il senso di marcia è stato modificato dal numero civico 69 fino all’80. La situazione del traffico è migliorata nettamente. Il vicesindaco assieme all’assessore nei corsi dei sopralluoghi avevano recepito positivamente la proposta del nuovo piano viario. Ma non si capisce come mai però nei fatti l’amministrazione non si sia ancora mossa”.
Ma il nuovo piano viabilità sarebbe ancora in studio. “Abbiamo già applicato l’anno scorso delle modifiche che hanno migliorato la circolazione veicolare a San Giorgio. Il nuovo piano viabilità è al vaglio dell’amministrazione”, lo ha affermato l’assessore Rosario D’Agata a LiveSiciliaCatania. “Stiamo studiando la proposta unitamente agli uffici e tecnici preposti”. – ha detto.
C’è poi un vecchio rudere che preoccupa, situato nella piazzetta “Peter Pan” dello stradale San Giorgio. Anche questo già oggetto di due sopralluoghi svolti più o meno due mesi fa da Leone assieme al vice sindaco Marco Consoli. I tecnici del Comune nel corso del sopralluogo avevano accertato il pericolo di crollo. Ma attorno al rudere non vi è ancora nulla che limiti l’area, anzi la strada sottostante è regolarmente utilizzata per parcheggiare e vi sono pure dei cassonetti dove gli abitanti della zona si recano per gettare cumuli di rifiuti, nonostante il vicesindaco avesse disposto un intervento di manutenzione. “Va messo in sicurezza – afferma Leone – prima che si verifichi il peggio”. La sesta municipalità insiste affinché vengano presto avviate le dovute procedure di messa in sicurezza, al fine di evitare eventuali “disastri” in caso di terremoto, per esempio. “In quel rudere – spiega Leone – ci sono pietre che rischiano di cedere. Basta guardarlo per capire come sia rischioso anche solo avvicinarsi. I pericoli a mio avviso aumentano, specie adesso che si avvicina la stagione delle piogge”.
Ma il casolare molto probabilmente verrà demolito. Lo spiega il vicesindaco Marco Consoli a LiveSiciliaCatania. ”E’ Il motivo – dichiara – per cui non sono ancora stati compiuti i lavori di manutenzione. Le condizioni della struttura sono tali da rendere quasi certamente necessaria la demolizione”. Sarebbe questa l’unica soluzione possibile. “Anche perché – prosegue il vicesindaco – la messa in sicurezza di quel vecchio casolare non escluderebbe del tutto pericoli di crolli in caso di scosse e inoltre comporterebbe dei costi molto più elevati rispetto all’abbattimento. Oggettivamente non ne varrebbe la pena: non ha alcun valore storico. La scelta che si era fatta era questa al momento del sopralluogo. Ma Io ad oggi non ero stato avvertito riguardo alle soluzioni da intraprendere. Di recente ho sentito l’ingegnere Finocchiaro, da poco insediatosi nel ruolo di direttore ufficio Manutenzioni: presto si recherà nella piazzetta “Peter Pan” per effettuare una terza ispezione del rudere. Mi sento però di poter affermare – spiega – che il nuovo sopralluogo non ne precederà una quarto o un quinto. A giorni avremo notizie più certe sui tempi in caso di abbattimento del casolare che comunque saranno brevi e quindi stabilire come intervenire: se avvalerci di una ditta esterna o intervenire con i nostri stessi mezzi” – conclude Marco Consoli.
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