01 Giugno 2013, 13:58
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SAN GREGORIO – Giuseppe Gullo, agronomo di professione, è il candidato sindaco scelto dal movimento cinque stelle. Una candidatura in linea con i dettami del movimento, fortemente voluta dagli attivisti di San Gregorio. “Il gruppo ha puntato in maniera chiara sul mio nome – ha spiegato Gullo a LiveSiciliaCatania – Non potevo di certo tirarmi indietro”.
Com’è iniziato il suo percorso nel movimento cinque stelle?
Io sono un agronomo, libero professionista, che non ha mai fatto politica. Mi sono avvicinato alla politica a Giugno 2012, grazie al movimento cinque stelle. Da subito ho visto nel movimento uno strumento per poter cambiare in positivo la nostra società e per dare speranza alle nuove generazioni. Per questo motivo il 5 Luglio dello stesso anno ho creato il meetup a San Gregorio, che gradualmente ha coinvolto sempre più gente. Insieme abbiamo compiuto un percorso fatto di assemblee e incontri con i cittadini, attraverso cui abbiamo elaborato un programma di rilancio del nostro comune. In seguito, all’interno dell’assemblea degli attivisti, abbiamo scelto il nominativo del portavoce del movimento in vista delle amministrative. Il gruppo, a seguito di diverse discussioni, ha deciso di puntare sul sottoscritto. Inizialmente ho declinato l’invito a causa degli impegni connessi al mio lavoro; tuttavia la decisione del meetup è rimasta invariata. Così ho preso una settimana di tempo per organizzarmi, ed infine ho accettato la candidatura.
Ritiene che il sindaco Palermo abbia ben amministrato San Gregorio?
In realtà vorrei permettermi di dare un giudizio più generico inerente agli ultimi quindici anni, perché ho riscontrato una continuità tra le varie amministrazioni all’insegna dell’immobilismo. La stessa amministrazione Palermo è andata avanti col “dovuto”, limitandosi solamente ad approvare i bilanci. Per conseguenza, la vivibilità ne ha risentito. Il traffico è sempre più problematico, mentre il “verde” versa in stato di totale abbandono . Ho fatto una ricognizione di tutto il verde del paese, con un esperto del settore, e ho visto delle cose veramente allarmanti. L’incuria regna sovrana nelle piccole aiuole, nella villa comunale e perfino nei grandi parchi a Cerza. Basterebbe un fiammifero per far incendiare le aree verdi di San Gregorio. La villa comunale, autentica terrazza sul mare, è fruibile sebbene sia abbandonata. Vi sono delle piante di pino che presentano dei grossi rami spezzati a causa del vento ma anche a causa della mancata manutenzione. Alcuni sono già caduti, altri invece sono in procinto di cadere mettendo a rischio l’incolumità della gente. La riserva delle Immacolatelle, invece, è gestita in maniera non soddisfacente dal Cutgana. Non a caso abbiamo realizzato un reportage fotografico ben dettagliato. Contesto anche la crescente cementificazione selvaggia di matrice speculativa che è stata attuata sistematicamente negli ultimi quindici anni, a scapito della riqualificazione degli edifici già esistenti.
In cosa consiste la proposta elaborata del movimento cinque stelle?
Noi intanto vogliamo dare un segnale forte di cambiamento. La nostra vuol essere una politica per la cittadinanza. Innanzitutto organizzeremo degli incontri periodici con i cittadini per conoscere le loro istanze, per ascoltarli, e farli partecipare attivamente attraverso strumenti come il bilancio partecipativo. Altro punto prioritario sarà la trasparenza, mediante pubblicazione dei vari atti sul sito del comune. Immancabile anche il taglio dei costi della politica, con riduzione dell’indennità del sindaco e della giunta del 30%, e degli sprechi della macchina amministrativa.
Diremo “stop”alla cementificazione selvaggia. Per cui non si “consumerà” più territorio a San Gregorio. Metteremo al primo posto la riqualificazione del patrimonio esistente, che verrà messo a disposizione dei cittadini, giovani e non, possibilmente tramite comodato d’uso gratuito. Riguardo la gestione del verde, devo ammettere che i costi sono esosi a causa della grande estensione del patrimonio a nostra disposizione. Sarebbe quindi opportuno attuare delle formule di gestione alternativa, coinvolgendo anche degli sponsor che si facciano carico della manutenzione in cambio della possibilità di pubblicizzare i proprio prodotti o servizi. Ritengo inoltre doveroso affrontare l’emergenza idrica estiva, e il nodo sicurezza, relativo all’assenza di percorsi pedonali adeguati che facciano da raccordo tra le varie zone del comune (ad esempio tra il centro ed il cimitero). Per quanto concerne il rilancio della locale economia, siamo per la creazione di un mercatino a kilometro zero, sia dei prodotti agricoli sia dell’artigianato, in modo da dare respiro alla micro-economia.
Che idea si è fatto degli altri contendenti?
A San Gregorio sono state presentate quattordici liste, che fanno capo a sei aspiranti sindaco. Due candidati intercettano ben otto liste. Corsaro è appoggiato da cinque liste, Palermo da tre. Ritengo che sia stata attuata la tecnica delle “scatole cinesi vuote”. Questa strategia, sperimentata per la prima volta da Raffaele lombardo, consiste in un sistema con il quale i veri candidati si diluiscono nelle varie liste. In ogni lista, dunque, ritroveremo due/tre veri candidati, mentre il resto sarà composto da persone arruolate nell’ultimo mese che hanno solo lo scopo di portare consenso ai capolista. In questo modo si cerca di intercettare il voto di opinione, che nel corso delle ultime politiche ha reso il movimento cinque stelle il più votato a San Gregorio. Pertanto, i signori della vecchia politica, avendo percepito concretamente il rischio, hanno pensato bene di condizionare il voto coinvolgendo buona parte delle famiglie sangregoresi, strumentalizzando dunque le amicizie e i rapporti di parentela.
Ci presenti la sua lista.
La lista del movimento cinque stelle è costituita da diciotto candidati. Si tratta di persone che da otto mesi, circa, partecipano attivamente al gruppo. Parliamo ovviamente di persone incensurate, non soggette ad indagini in corso. Per quanto riguarda la composizione della lista, figurano sei donne e dodici uomini. Sono rappresentate diverse professionalità, come architetti, avvocati ingegneri, ed un agronomo. In caso di elezione, dunque, l’apporto alla gestione della cosa pubblica non potrà che essere di qualità.
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01 Giugno 2013, 13:58