San Raffaele, Università |tra tradizione e innovazione

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25 Maggio 2014, 09:21

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ACIREALE. Internazionalizzazione, orientamento e sinergia con le imprese. Sono queste le peculiarità dell’Università Telematica San Raffaele di Roma, il cui progetto formativo è stato presentato ad Acireale nella Sala Riunioni del Credito Siciliano. Non sono mancati gli spunti di riflessione sull’attuale momento di sfiducia dei giovani nei confronti del mondo universitario, ritenuto troppo distante da quello lavorativo. I dati parlano chiaro, con quasi 34mila laureati in meno nell’anno accademico 2012/2013 rispetto al precedente.

Nonostante l’iniziale diffidenza in Italia mostrata nei confronti dell’e-learning, ha sottolineato il vescovo di Acireale Monsignor Antonino Raspanti, l’università telematica può rappresentare nuove e stimolanti prospettive per i giovani. Nessuna concorrenza con l’università tradizionale, lo hanno ribadito il rettore Enrico Garaci e la docente di comunicazione Maria Rita Ferragina del San Raffaele di Roma, ma in questo momento di crisi economica la formazione telematica può rappresentare un’occasione per chi non ha la possibilità di frequentare i corsi in loco.

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Fondamentale che il sapere, oltreché generale, sia specifico e cioè che domanda e offerta di lavoro convergano. In questa direzione vanno le tre facoltà attivate: Scienze motorie, Scienze dell’alimentazione e Moda e design industriale. “Io credo che queste tre facoltà siano esattamente in aderenza con quelle che sono le necessità sociali – ha dichiarato Carola Parano, referente per la Sicilia dell’Università San Raffaele di Roma – Tutte e tre sono infatti strettamente collegate al territorio. Il corso di laurea in Attività motorie e sportive oltre a dare molteplici sbocchi professionali è importante anche per la prevenzione delle devianze sociali dei ragazzi. Quelli in Scienze dell’alimentazione e gastronomia e in Moda e design industriale, settori nei quali l’Italia è all’avanguardia nel mondo, necessitano di esperti. Per questo – ha concluso Carola Panaro – sono felice che l’università abbia voluto credere in questa presenza in Sicilia e precisamente ad Acireale”.

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25 Maggio 2014, 09:21

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