30 Agosto 2022, 09:12
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“Vogliamo salvare la nostra bella spiaggia dalla erosione che da tempo colpisce la zona di levante. Oggi chi solleva le proteste non si è nemmeno accorto che poco tempo addietro in questa zona al posto della spiaggia emergeva il fango”. Il sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino risponde così al comitato “No Marina resort” che ha paventato rischi ambientali dietro l’approvazione (a maggioranza) da parte del Consigli comunale delle linee guida per rielaborare il piano regolatore del porto. Il comitato sostiene che è mancato il confronto preliminare con la comunità.
«Nel corso del mio intervento – risponde Peraino – ho ricordato l’iter procedurale e burocratico, attuato sin dal mio insediamento, che ha portato all’approvazione odierna, ad iniziare dalla definizione di un documento di fattibilità delle alternative progettuali finalizzato alla perdurante mitigazione del patologico squilibrio del litorale sabbioso di San Vito Lo Capo e il progressivo interrimento del bacino portuale. Salvare la spiaggia è sempre stato il nostro obiettivo, quest’anno abbiamo speso 400 mila euro dei fondi comunali per le operazioni di salvaguardia. Sostenere ogni due anni almeno questa spesa non è cosa proponibile, le disponibilità di bilancio si assottigliano come la nostra spiaggia. Nel 2007 furono spesi quasi un miliardo di vecchie lire , un paio di anni dopo altri 250 mila euro, adesso 400 mila euro, nostri fondi perché la Regione non interviene».
La giunta ha proposto al consiglio comunale delle linee guida, come le avete definite?
«Gli studi sono stati commissionati da questa Amministrazione, prima all’Università Kore di Enna e poi alla società Envitek-Progetti e Opere srl – risponde il sindaco- individuano nella costruzione dell’infrastruttura portuale, e soprattutto nel prolungamento del molo di sopraflutto, la concausa principale dell’erosione costiera e dell’interrimento portuale. Dagli studi sono emerse tre possibilità per mitigare questi fenomeni: la realizzazione di barriere rigide poste davanti al litorale che, però, andrebbero a deturpare l’ambiente, la realizzazione di barriere soffolte, oppure la modifica della configurazione delle opere foranee (accorciare il molo di sovraflutto e allungare quello di sottoflutto) per ristabilire l’equilibrio dinamico naturale riportando a levante il materiale sabbioso eroso dalle correnti di ponente».
Ma il comitato sostiene che la cittadinanza non è stata informata ed ascoltata
«La proposta di rimodulazione è stata illustrata lo scorso 23 marzo nel corso di una manifestazione pubblica tenutasi al teatro comunale. Il Consiglio comunale, con delibera n. 49 del 15.09.2021, ha chiesto delega all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, per la formazione del Piano Regolatore Portuale di San Vito Lo Capo, strumento indispensabile per intervenire sulle opere portuali, ottenendo parere favorevole nel 2022. Nel frattempo, vista la necessità di reperire cospicue risorse necessarie per la progettazione prima e per la realizzazione delle opere poi, coerenti col piano regolatore del porto, grazie ai bandi pubblicati in relazione al PNRR, il Comune di San Vito Lo Capo, nell’ambito dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini, è risultato beneficiario di un contributo per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di riqualificazione del porto, pari a un milione e 350 mila euro, stiamo lavorando per giungere alla pubblicazione del relativo bando, quello approvato in Consiglio comunale è uno degli atti propedeutici».
Ma le linee guida di rielaborazione del piano parlano anche di altro, di opere rilevanti per il porto, tanto che si parla di approdi per idrovolanti, taxi del mare, insomma interventi che potrebbero avere bisogno di utilizzare gli spazi a terra e quindi la spiaggia.
«Il porto resta quello che è, vogliamo semmai renderlo all’avanguardia e più sicuro, tanti sono i pescatori che ci segnalano il progressivo ridursi dei fondali, e semmai credo che sia più giusto parlare di lavorare perché in futuro possa esserci qualche opportunità in più e poi ripeto la spiaggia verrà tutelata e conservata, nemica della spiaggia non è l’Amministrazione ma la erosione costiera».
Ma ci sarà il confronto richiesto con la comunità, le imprese locali, i settori produttivi della città?
«L’approvazione in Consiglio comunale delle linee guida per la redazione del piano regolatore del porto sono state proposte dalla giunta in coerenza con il documento di fattibilità delle alternative progettuali presentato alla comunità sanvitese il 23 marzo 2022, questa delibera consentirà di affidare nell’immediato gli incarichi per la redazione del piano regolatore portuale e nel contempo di attivare le complesse procedure necessarie per l’affidamento degli incarichi di progettazione di cui al finanziamento nei previsti perentori termini ministeriali. Si tratta di linee guida, la definizione progettuale poi attiverà tutta una serie di passaggi, compresa la concertazione con la comunità e le proprie espressioni produttive».
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30 Agosto 2022, 09:12