22 Maggio 2009, 18:24
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La prima edizione di un festival dedicato alle “emozioni a naso in su”. In quanti da bambini, più o meno cresciuti, con stupore abbiamo osservato il movimento di un aquilone, talmente semplice eppure spettacolare, che sfrutta la forza del vento, per volare. In realtà, non tutti sanno che esiste il mondo degli aquilonisti, che portano avanti la loro passione con molta professionalità. Da sabato 23 a domenica 31 maggio, 50 “artisti del vento” provenienti da oltre 17 nazioni, si esibiranno con le loro opere d’arte volanti sulla spiaggia di San Vito Lo Capo. Tanto per citare qualcuno, saranno presenti Ray Bethell, ultra ottantenne canadese, in grado di far volare contemporaneamente i suoi tre aquiloni acrobatici, il ghanese James Sampson con i suoi aquiloni in “bianco e nero” ispirati al mondo del jazz, José Sainz, con i suoi aquiloni ispirati alle antiche divinità azteche, Peter Lynn, vulcanico ingegnere neo zelandese, famoso per essere uno dei più geniali interpreti del “Power Kiting”, ovvero progettare aquiloni per la trazione di veicoli e di tutto ciò che con essi possa acquistare movimento, come buggy, snow board o kite surf.
Un mondo antico quello degli aquiloni. Le prime tracce risalgono alla Cina del quarto secolo a.C., ma comparvero probabilmente già durante il I millennio. Da allora la loro diffusione nell’est asiatico è legata alla tradizione magica ed animista: in Polinesia erano il trait d’union tra gli dei e l’uomo. Gugliemo Marconi se ne servì per alzare sino a 120 metri l’antenna che permise il primo collegamento radio transoceanico. I fratelli Wright, pionieri del volo, si servirono degli aquiloni per realizzare il loro primo aeroplano. Durante la Grande Guerra furono alzati per consentire osservazioni e per sbarrare il cielo da incursioni aeree nemiche. Oggi è una passione, che porta a creare grandi aquiloni rettangolari dalle briglie lunghissime e finemente dipinti, per cui il filo che si tiene stretto fra le mani trasmette tutte le vibrazioni e la forza della natura.
Diverse le sezioni (a cui è possibile accedere gratuitamente) previste dal Festival, che vanno dal volo libero ai combattimenti degli aquiloni giapponesi “rokkaku”, alle esibizioni di aquiloni acrobatici, oltre i tradizionali e i giganti. Per l’occasione, in prima assoluta in Europa, l’Ultimate Kite Show, ovvero una dimostrazione con motoscafi che trainano aquiloni di grandi dimensioni. Per tutti gli amanti del volo libero, ci sarà anche il Club Parapendio Sicilia, che proporrà esibizioni di parapendio e deltaplani; sarà possibile quindi provare l’ebbrezza del volo in tandem. Per promuovere i tesori paesaggistici della provincia di Trapani, e promuovere nel contempo l’aquilonismo, verrà organizzata una carovana itinerante, “I girovaghi del vento”. La carovana partirà ogni giorno da San Vito Lo Capo, con alcuni aquilonisti insieme a turisti ed appassionati che si vorranno aggregare, per proporre il volo degli aquiloni negli angoli più suggestivi del territorio. Tra le tappe previste la Riserva naturale dello Zingaro, Salemi, le Saline di Trapani e Paceco, Erice, Favignana, Marsala, Alcamo Marina e Castellammare del Golfo.
Non mancheranno i concerti dal vivo, tra cui quello, durante la serata conclusiva del 31, dell’artista brasiliano Jim Porto, suggestivi voli di aquiloni in notturna ed esibizioni di parapendio, laboratori di costruzione degli aquiloni, la Fiera del vento con stand di prodotti tipici ed artigianali.
L’evento è organizzato da “Tra…Pani E…Venti”® S.r.l. in partnership con il Comune di San Vito lo Capo ed il patrocinio della Provincia Regionale di Trapani e della Regione Siciliana con il supporto dell’Aots (Associazione di Operatori Turistici di San Vito Lo Capo) ed altre aziende ed istituzioni territoriali (Arpa Sicilia, Camera di Commercio di Trapani) e la consulenza di “Artevento” di Cervia e dell’Associazione culturale “Sensi Creativi”. Il programma dettagliato della settimana su www.festivalaquiloni.it
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22 Maggio 2009, 18:24