20 Gennaio 2013, 06:00
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CATANIA. Tutto pagato. Stipendi e tredicesime. Tutto il dovuto. Anche se adesso resta lo scoglio dei fornitori. All’Amt non si è fatto in tempo a tirare il fiato che subito occorre pensare a come far fronte ai prossimi mesi. Ci sono da fare i conti con altre scadenze ed altri incartamenti da sistemare. “Nulla in confronto alla situazione che c’era solo fino a poco tempo fa – spiega energicamente il presidente della SpA, Roberto Sanfilippo -: un’azienda piena di debiti e che oggi riesce a garantire contratti di servizio, il versamento dei contributi e la pianificazione di tutte le pendenze rispettando i tempi. Le pare poco?”.
Non è poco ma mi domando: come pensa di far fronte alle prossime ed imminenti scadenze?
La Regione ci ha saldato i primi due trimestri del 2012 ed ora attendiamo il pagamento del periodo che va dall’1 luglio al 31 dicembre dello scorso anno.
Di che cifra stiamo parlando?
Si tratta di 20 milioni di euro più altri 3 milioni e mezzo per il rinnovo dei contratti. Intanto, i dipendenti hanno avuto pagato ad inizio del mese quello che gli era dovuto.
Con i soldi che arriveranno dalla Regione ci saranno da pagare fornitori ed autobus acquistati ma mai saldati: è così?
Sì, c’è da saldare la Breda Menarini per vetture comprate prima del mio insediamento: in questo caso parliamo di qualcosa come 5 milioni di euro. Subito dopo pagheremo i Tfr a coloro che sono andati in pensione e poi gli stipendi ed ovviamente i fornitori.
E, dunque, c’è già bisogno di liquidità.
Personalmente, ritengo che entro il 28 febbraio o al massimo entro l’inizio del mese di marzo, la Regione ci garantirà circa 13 milioni di euro: la condizione preliminare è che ci vengano pagati i due trimestri dell’anno scorso. Per questo motivo, mercoledì scorso mi sono recato a Palermo, alla presidenza della Regione dove ritornerò a metà settimana, e devo dire che ho ricevuto alcune garanzie che portano ad essere ottimista. Io sono anche presidente regionale dell’Asstra (sigla che riunisce le Aziende del trasporto pubblico in Sicilia, ndr) ed alla fine mi sto trovando ad affrontare diverse situazioni.
Una di questa è l’efficienza del servizio: ma lei utilizzerebbe con costanza i mezzi pubblici dell’Amt?
Capisco cosa intende. Al momento, la qualità del servizio è una qualità che fa suggerire un impiego certamente residuale: nel senso che i nostri servizi non vengono visti come una prima scelta. Ma posso dirle che le nuove sperimentazioni potranno rivelarsi importanti. Alludo alla Brt ed alla Due Obelischi-Stesicoro: sono proposte che potranno sovvertire l’ordine delle cose; migliorare nettamente la qualità della nostra proposta.
Nel percorso tradizionale, invece?
C’è da dire che il taglio imposto dalla Finanziaria regionale dello scorso anno non ci ha certo reso la vita più semplice: ora, ci ritroviamo a fare i conti con molti chilometri rispetto a prima da potere percorrere e dunque assicurare.
Di che numeri parliamo?
Prima, riusciamo a garantire la percorrenza di 13 milioni di chilometri l’anno; oggi, la nostra soglia è stata abbassata a 10 milioni: una tratta che si abbassa del 20%.
Questo non vi esime dal dover garantire, comunque, un servizio efficace.
Se da una parte la qualità del servizio può apparire scadente, dall’altra abbiamo il vantaggio di sapere dove intervenire: le vetture sono vetuste ed i fornitori devono essere pagati per tempo. Non ci sono altre strade. Ed oggi, posso permettermi di parlare con assoluta tranquillità perchè è terminata la situazione straordinaria: siamo passati finalmente da una municipalizzata piena di debiti ad una sana gestione ordinaria. L’Amt ora può solo migliorare. Anzi: una volta appianati definitivamente gli ultimi debiti, scatterà una stagione nuova.
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20 Gennaio 2013, 06:00