“Era una maschera di sangue”| Così si muore a Palermo

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09 Settembre 2016, 15:52

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PALERMO – È un dialogo drammatico quello che le microspie hanno intercettato fra Francesco Frisco e la madre, Vita Misseri. Hanno visto morire in strada, a Cruillas, un fratello e un figlio. Erano entrambi in piazza Lampada della Fraternità, quando Roberto Frisco, il 25 giugno scorso, è stato raggiunto da diverse coltellate. Tutta colpa di uno sguardo di troppo che ha scatenato l’inferno.

“Quando mi sono alzato da terra Totò mi ha detto ‘guarda a tuo fratello che è messo a terra’”, racconta Francesco Frisco alla donna: “… l’ho visto sangue mio con una mano nel petto… sangue dalla bocca…”. La madre prova a tranquillizzarlo: “… scordatelo a mamma, mi hanno detto i tuoi zii, i tuoi cugini… ‘non ci pensare più’…”. Impossibile cancellare quell’immagine: “La faccia… la faccia gli è diventata una maschera di sangue”. “L’ho visto, e io poi l’ho pulito a tuo fratello mentre era a terra… io l’ho pulito a tuo fratello”, aggiunge la donna.

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Francesco Frisco viene definito dal gip Lorenzo Matassa che ha firmato cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere “il sanguinario istigatore del conflitto esploso quella notte”. Sarebbe stato Frisco, infatti, secondo quanto ricostruito dai pm De Luca, Del Bene e Motisi, a picchiare il fattorino di una pizzeria che gli aveva rivolto uno sguardo di troppo. Fattorino che si sarebbe poi rivolto ai Lo Piccolo. Ne è nata la rissa, culminata nell’omicidio.

Sarebbe stato Nunzio Lo Piccolo a colpire a morte Frisco. Il fratello della vittima, Francesco, non si dà pace: “Ci colpo io… per tutte cose… perché Roberto non doveva scendere, ho la colpa io perché non glielo dovevo dire che papà ha preso uno schiaffo. Ho colpa io perché parlo sempre assai parlo… hanno ammazzato la vita mia… è come se avessero ammazzato a me… Roberto si è lasciato andare perché gli ho detto che papà ha preso uno schiaffo… ”.

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09 Settembre 2016, 15:52

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