Sangue sulla Palermo-Agrigento | Tante croci sulla strada maledetta

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02 Luglio 2017, 15:14

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PALERMO – E’ l’ennesimo grave incidente su quel tratto della Palermo-Agrigento. Un tratto definito “maledetto” dai pendolari e dagli autotrasportatori che la percorrono quotidianamente. Martedì mattina all’alba un nuovo schianto mortale all’altezza di una sala ricevimenti di Misilmeri: il camion guidato da Vincenzo Polizzotto, palermitano di 51 anni che abitava in via Falsomiele, è uscito fuori strada e poi contro il guardrail.

L’impatto si è rivelato violentissimo e non gli ha lasciato scampo, mentre l’uomo che viaggiava con lui, Nicolò Argento di 62 anni, ha riportato ferite molto gravi ed è stato trasportato con codice rosso in ospedale. Il mezzo pesante trasportava generi alimentari e stava viaggiando in direzione di Palermo: erano le 5.15 quando Polizzotto, per cause ancora da accertare, ne ha perso il controllo.

I carabinieri che hanno effettuato i rilievi sul posto non hanno trovato tracce di altri mezzi coinvolti: l’incidente sarebbe stato autonomo, ma le indagini per accertare con esattezza cosa sia successo sono in corso. Un’altra croce su quell’asfalto in cui lo scorso anno ha perso la vita un diciannovenne di Misilmeri che si trovava a bordo di una Honda Sh. Quella notte lo schianto avvenne contro un camion che stava per immettersi sulla statale uscendo dal locale.

E il giorno dopo, in un impatto violentissimo è rimasto gravemente ferito un giovane di 27 anni originario di Marineo. Il ragazzo era seduto sul sedile passeggeri di una Fiat Punto condotta da un amico di 30 anni. La Punto si è scontrata all’altezza di Misilmeri con una Volkswagen sette posti all’interno della quale viaggiavano un uomo di 56 anni e due donne di 51 e 70 anni.

In quel tratto al confine tra i territori di Villabate e Misilmeri si è verificato un grave schianto anche un po’ più in là nel tempo. Lo scorso 20 maggio tre auto sono rimaste coinvolte in un incidente, anche in quel caso intorno alle 5 del mattino. Ad avere la peggio è stato un ventottenne, finito in ospedale con codice rosso. Una scia di schianti che non si ferma da anni. Basti pensare a quello di un camion che finì contro il muro del ristorante: quando avvenne l’impatto nella sala ricevimenti era in corso un matrimonio. Il conducente dell’autoarticolato fu trasportato in ospedale in gravi condizioni.

E ancora, l’incidente che costò la vita a marito e moglie. Nello scontro tra due auto la donna morì sul colpo, l’uomo dopo un mese di agonia in ospedale. Un tratto poco illuminato quello in cui rimasero uccisi, in cui le auto sfrecciano e dove lo scorso anno si sono registrati circa quaranta incidenti. Cantieri e limiti di velocità spesso non rispettati hanno trasformato la statale in un percorso ad alto rischio.

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02 Luglio 2017, 15:14

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