Cronaca

“La malattia e i medici, vi racconto un caso di buona sanità al Garibaldi”

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14 Agosto 2024, 04:57

6 min di lettura

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice sulla sua esperienza nella cura di una malattia con due medici catanesi, dell’ospedale Garibaldi Nesima.

Mi chiamo Anna Visco, abito a Gravina di Catania (CT) e questa mia è una lettera di sentito ringraziamento. Ringraziamento doveroso anche se è difficile controbilanciare il parere della maggior parte dell’umanità che, spesso, riesce solo a lamentarsi della sanità pubblica.

In Italia da decenni – prosegue la lettera – la sanità pubblica eroga prestazioni accurate e gratuite e/o con piccolo contributo, ma i più si lamentano lo stesso, vuoi per i disservizi, per i tempi lunghi, per la carenza delle strutture, come ci si lamenta della scuola statale, dei servizi comunali, di tutto ciò che offre al cittadino la sfera pubblica, mentre spesso si leggono plausi e apprezzamenti per gli enti privati.

Mi è capitato di imbattermi in un’intervista al dottor Bordonaro, primario del reparto di oncologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima, e al dottor Cinardi, medico chirurgo presso lo stesso nosocomio. Si tratta di un centro all’avanguardia che merita pienamente di essere considerato un’eccellenza.

La diagnosi

Di seguito riporto la mia esperienza. Dice un antico proverbio siciliano: “Hai un male e dillo a tutti”. Mesi fa ho fatto l’annuale ecografia di controllo (per piccoli problemi pregressi) alla DIM, centro di diagnostica convenzionato di Mascalucia (CT), con il dottore Romeo.

In pochi minuti è stato molto chiaro: c’è qualcosa che non va nella zona del pancreas, consiglia risonanza o tac per ulteriori approfondimenti. Inutile precisare che sembrava che il mondo stesse crollando intorno a me: mia madre morta da poco per questo male, il pensiero rivolto alla mia famiglia, il lavoro, i miei alunni.

Mio marito con il suo senso pratico è già pronto a contattare il medico curante e con le richieste per TAC e Risonanza Magnetica ci rivolgiamo all’Ospedale Garibaldi di Catania: da anni è il centro a cui ci rivolgiamo con la sicurezza di trovare specialisti qualificati.

Iniziano i giorni degli accertamenti: Tac e risonanza, e dietro loro consiglio, gastroscopia con biopsia. Tutti esami effettuati presso l’Ospedale Garibaldi Centro e Nesima di Catania. La diagnosi non lascia alcun dubbio: carcinoma al pancreas. Sentiamo amici, qualcuno ha già avuto un familiare che ha avuto lo stesso problema.

Sentiamo vari pareri: Milano? Verona? Sono centri di eccellenza, lì hanno le strutture. Per grazia di Dio un amico medico ci confida: se fossi io mi affiderei ad un oncologo di Catania, il dottore Bordonaro: è un’eccellenza nel suo campo e ti conviene avere un punto di riferimento qui a Catania.

Concordiamo e prenotiamo subito una visita. Ci accoglie nel suo studio presso l’Ospedale Garibaldi di Nesima e immediatamente si percepisce la competenza, la professionalità, l’umanità. Sa che ha davanti due persone in questo momento fragili, spaventate, con la valigia pronta per il viaggio della speranza al Nord.

Spiega con una terminologia da noi comprensibile la serietà della situazione, la ovvia risoluzione chirurgica. Appena noi accenniamo alla nostra perplessità di andare fuori sorride e rassicura: “In altri tempi forse lo avrei consigliato io stesso, ma da qualche anno qui, all’Ospedale Garibaldi Nesima, abbiamo un chirurgo che è proprio un’eccellenza in questo campo”.

L’incontro con il chirurgo

I nostri occhi si specchiano nei suoi e nasce una speranza di evitare sprechi devastanti, la solitudine di chi è ricoverato e l’attesa altrettanto solitaria dell’accompagnatore. Non sorge alcun dubbio: lui stesso ci prenota la visita con il chirurgo, il dottor Cinardi. Nel giro di pochi giorni, e sappiamo quanto fondamentale sia la tempestività nella lotta contro un carcinoma, visita, esami di pre-ricovero, ricovero.

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Questa esperienza l’hanno vissuta in tanti, lo so, nulla di eclatante, il chirurgo opera. Ma il dottor Cinardi ha realizzato un intervento importante, quello dell’asportazione del Tumore al pancreas e della colecisti in maniera eccellente, con scrupolo, con attenzione per il corpo di un’ultrasessantenne che ha già subito diversi interventi.

Quando mi sono presentata a visita dal dottore Cinardi, nello studio del reparto di oncologia dell’Ospedale Garibaldi Nesima avevo mille timori. Un medico con un curriculum di tutto rispetto per il tipo di formazione e specializzazioni e di esperienze.

Confrontandomi con altri pazienti mi sono sentita rassicurata per quanto mi hanno raccontato della competenza e della grande umanità: il parere comune era il ben-essere che tornava dopo un intervento eseguito, la cura meticolosa per la diagnosi, interventi complessi ben riusciti, terapia a seguire dell’intervento. Ma una cosa è il sentito dire, un’altra è l’esperienza.

L’intervento

Già fin dalla prima visita ho capito che avevo davanti a me un gigante che però ha saputo mettermi a mio agio, con le parole, le spiegazioni, con la disponibilità di chi è padrone della propria arte.

È proprio questo che voglio testimoniare. Quindi venivo sottoposta ad intervento chirurgico di “ENUCLEAZIONE NEO FORMAZIONE TESTA DEL PANCREAS, COLECISTECTOMIA” in video laparoscopia. In sala operatoria non sono stata un “caso clinico” e basta.

Ogni specialista lì presente, dagli infermieri che preparavano il lettino e gli accessi venosi, dall’anestesista, ai medici presenti, tutti hanno avuto un sorriso, una parola di incoraggiamento. Il ritorno in camera è stato altrettanto curato: la terapia antidolorifica, l’igiene, il monitoraggio costante da parte del personale medico e infermieristico di turno.

Tutto disposto dal dottore Cinardi e supportato dal suo staff. Dopo due giorni sono stata dimessa, con tutte le indicazioni per continuare a casa la terapia e la possibilità di andare settimanalmente a controllo del decorso e per esprimere dubbi e porre domande (alimentazione, cicatrici, disturbi…).

Il ritorno a casa è importante: sorgono mille dubbi, mille paure, mille domande. Ma non sono stata abbandonata: ogni paziente ha la possibilità di recarsi a controlli con i collaboratori del dott. Cinardi, di chiamare per avere ulteriori spiegazioni e consigli. Tutti gli interventi chirurgici sono importanti, perché importante è sempre l’obiettivo: la salute. Ma alcuni interventi sono più delicati e il dottor Cinardi ha dimostrato la sua competenza e professionalità.

La sanità pubblica

Ho letto tanto sull’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, mi interessa come insegnante statale e come paziente del SSN, ma confesso che ancora non riesco a comprendere se questa apporterà i benefici auspicati o una crisi definitiva nel mondo della sanità, in Sicilia, come in ogni regione italiana.

Tutti gli Italiani odiano gli sprechi, ma spero che chi amministra la sanità comprenda bene che essa debba trovare quegli investimenti adeguati: il nostro Paese può vantare degli specialisti eccellenti nel campo della medicina, più che in ogni altro paese e quelli che provengono dalle nostre università, Catania, Messina, Palermo, vengono spesso accolti all’estero proprio per le loro competenze superiori alla norma.

Se alcuni luminari rimangono in sede a volte devono condividere con altri specialisti, altrettanto validi, reparti, letti, sala operatoria e strumenti. Qualcuno si lascia affascinare da centri privati che offrono bel altre strutture e ben altre gratificazioni. Qualcuno rimane perché crede in quello che fa.

Ho voluto rendere la mia testimonianza per esprimere il mio ringraziamento al dottor Cinardi, al dottor Bordonaro e alle loro équipe, nella speranza che arrivi a leggerla anche chi ci amministra e riesca a riconoscere il Reparto di Chirurgia Oncologica dell’Ospedale Garibaldi di Catania, un’eccellenza degna di adeguate strutture al pari di centri come Milano e Verona, città che magari andrò a visitare come turista e non come disperata paziente, spendendo tutto il mio stipendio e ben oltre di insegnante statale tra viaggi e controlli.

Pubblicato il

14 Agosto 2024, 04:57

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