12 Aprile 2016, 16:43
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La settimana scorsa Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, ha affermato che la sanità italiana “ è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”, con riferimento a: liste d’attesa, appalti, acquisto di beni e servizi, traffici del “caro estinto” per onoranze funebri, mazzette e oboli per prestazioni in tempi brevi. Un’analisi raccapricciante.
Nel famoso film di Sidney Lumet Quinto Potere il più noto giornalista televisivo degli Stati Uniti – di fronte alla quotidiana disonestà e corruttela – gridava ogni giorno dallo schermo, invitando i cittadini a fare altrettanto, “ Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”. Anche noi rivolgiamo lo stesso invito ai lettori.
I dati di Cantone sono sconvolgenti: le ruberie costano 6 miliardi l’anno; le Asl sprecano 1 miliardo l’anno; in una Asl su tre si sono verificati episodi di corruzione. Per quanto riguarda le liste d’attesa – che spesso si saltano con le “bustarelle” – si arriva a 9 mesi per una ecografia ostetrica ( l’esame del feto cioè sarà effettuato dopo la gravidanza!), 500 giorni per una mammografia, 2 anni per una Tac. L’uccisione della medicina moderna, la quale è in gran parte preventiva.
A tutto questo si aggiunge un’analisi del Censis, che dimostra come il 41 per cento delle famiglie rinuncia alle cure per le enormi lungaggini delle liste d’attesa, con prestazioni in nero – e conseguente evasione fiscale – per i malati pari al 32,6 per cento.
Un federalismo delle attese, che produce una squallida medicina dei bisogni inappagati. Azioni e comportamenti disdicevoli perché colpiscono i più deboli, i sofferenti, i fragili, i bimbi e agli anziani infermi. Un virus cancerogeno che infiltra la sanità.
Parafrasando un titolo famoso e ormai storico, del 1955 del settimanale “L’Espresso” (Capitale corrotta = nazione infetta), si può ben dire: sanità corrotta, paese infetto.
Vogliamo però sottolineare che esiste una sanità buona ed efficiente con standard assai elevati – seppure a macchia di leopardo – dove medici e professionisti dell’area sanitaria operano in maniera laboriosa, pur fra tante difficoltà, praticando l’etica grigia del dovere quotidiano, senza palcoscenici o riflettori.
Quali sono le ansie e le attese dei cittadini di fronte alle carenze della sanità? Ospedali moderni e ben funzionanti, fondati sull’umanizzazione e aventi come perno il malato, considerato sempre come persona e non un costo; recupero di reparti strutturalmente inadeguati e chiusura di quelli irrecuperabili per indici di qualità infima; tecnologie d’avanguardia e avanzamento della ricerca biomedica, per una medicina d’eccellenza; una filosofia aziendalistica compatibile con i valori della salute e non basata solo su riduzione di prestazioni e degenze; efficacia, efficienza e appropiatezza, con eliminazione degli abusi di farmaci; abbattimento delle liste d’attesa; qualità nell’ospitalità recettiva, con educazione, cortesia e pulizia; adeguata rete di prevenzione sul territorio; riabilitazione efficace e continuativa; assistenza agli anziani e disabili; medici e personale sanitario preparati, attraverso scelte meritocratiche.
E’ necessaria una reazione morale con idee ricostruttive, una produzione di “anticorpi anticorruzione”, attraverso una cabina di regia con protocolli congiunti e trasparenti, composta da uomini probi, affidabili e competenti per mettere in atto le necessarie misure di correzione e contrasto. Per non far prevalere illegittimità, malaffare, mediocrità, rassegnazione, maneggi e raggiri.
Questa rappresentazione amara del nostro Sistema sanitario nazionale emerge dall’analisi di “Transparency International Italia”, dossiere evidenziabile sul sito www.transparency.it/sanita/ e che tutti gli italiani dovrebbero leggere.
In questo contesto Luigi Marroni, amministratore delegato della Consip, ha deciso di accendere un faro di attenzione sul pianeta sanità – per razionalizzare centralizzando con prezzi di riferimento – al fine di monitorare beni, servizi, manutenzioni, appalti di pulizie e vettovagliamento, dotazioni strumentali. Marroni è certo che, a regime, si otterranno risparmi assai cospicui.
Un esempio per tutti. In Italia si praticano ogni anno circa 50 milioni di esami radiografici inutili, con un parco tecnologico obsoleto. Il 40% dei macchinari presenti risale a oltre 10 anni addietro, con conseguenti riflessi negativi sulla qualità delle indagini diagnostiche e sulla salute dei malati. Un processo di sostituzione progressivo comporterebbe ammortamento a breve tempo ed elevatissima riduzione di spese per manutenzione e fermo tecnico, con ottimizzazione dei costi.
La sanità come servizio e non potere. Bisogna promuovere l’idea che il cittadino sia al centro dell’azione politico-sociale, tecnica e amministrativa, per stimolare trasparenza e accountability nei confronti degli ospedali e strutture pubbliche e private di diagnosi e cura. Sanità uguale e salute per tutti, nessun escluso.
Ricordiamo Luigi Einaudi, grande statista, economista, professore e maestro di regola civile e intellettuale. Einaudi quando fu eletto Presidente della Repubblica, nel 1948, indicò i valori fondamentali di cui il paese aveva bisogno per crescere: grandezza morale, libera vita civile, giustizia sociale e quindi prosperità materiale. E’ importante notare l’ordine espresso. La grandezza morale precede le altre.
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12 Aprile 2016, 16:43