PALERMO – Lunedì la nomina, martedì il giuramento all’Ars. Tabella di marcia perentoria per l’insediamento di Daniela Faraoni all’assessorato regionale alla Salute.
Faraoni all’assessorato, ecco l’iter
L’iter è scattato con le dimissioni di Giovanna Volo nella giornata di giovedì, accettate formalmente dal presidente della Regione Renato Schifani che ha assunto l’interim alla Salute. Faraoni, infatti, in quel momento era ancora la direttrice generale dell’Asp di Palermo e non avrebbe potuto ricevere la nomina ad assessora.
Schifani, l’interim e la nomina
Le dimissioni dall’Asp sono arrivate venerdì e adesso la strada per la nomina è libera, o quasi. Il Movimento Cinque stelle, infatti, ha avvertito sul rischio incompatibilità e inconferibilità dell’incarico. I Cinquestelle fanno riferimento ad un decreto legislativo che sbarrerebbe la strada a nomine per “coloro che nell’anno precedente abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico”. Tesi davanti alla quale da Palazzo d’Orleans risponde in via ufficiosa: “Le leggi vanno lette fino in fondo”.
Ipotesi Iacolino all’Asp di Palermo
Col passare dei giorni, intanto, prende sempre più corpo l’indiscrezione pubblicata venerdì da LiveSicilia, in base alla quale all’Asp di Palermo – dove la reggenza in questo momento è affidata al direttore sanitario Antonino Levita, nominato il 30 agosto 2024 – si preparerebbe il clamoroso ritorno di Salvatore Iacolino. I rapporti tra l’attuale dirigente della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute e Faraoni, infatti, non sono dei migliori e questo suggerisce l’avvicendamento all’Asp.