Cronaca

Sanità del futuro in Sicilia, a Palermo esperti a confronto

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30 Settembre 2024, 12:29

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PALERMO – “L’obiettivo che abbiamo nel più breve tempo possibile, anche perché abbiamo delle scadenze precise, è quello di portare nella nostra regione un cambiamento radicale: l’assistenza sanitaria che verrà offerta dal territorio sarà piena e capace di rispondere ai bisogni di sanità di bassa intensità di cura e questo significa ridare agli ospedali il loro ruolo senza che ci siano nè lunghe attese nè lunghi tempi in condizioni di grande disagio e soprattutto che verso gli ospedali si rivolga una domanda adeguata”.

Così l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, parlando con i cronisti a margine del Forum mediterraneo in sanità, in corso a Palazzo dei Normanni su iniziativa dell’assessorato regionale alla Salute, che pone al centro la Sicilia come piattaforma di integrazione di buone prassi cliniche, di ricerca medica e traslazionale, in un’ottica euromediterranea con particolare riferimento alla riforma dell’assistenza del territorio e dell’equità di accesso al servizi sanitari e sociali.

“Quello che vogliamo fare insieme alle direzioni strategiche delle direzioni sanitarie e ai nostri fornitori di informazioni è trovare il modo di cominciare un ragionamento molto tecnico e consapevole di quello che sarà il nostro futuro – aggiunge l’assessore Volo -. C’è un piano estremamente dettagliato dei progetti sanitari che verranno attuati nelle strutture che si stanno definendo, come le case e gli ospedali di comunità e le centrali operative territoriali (Cot) nelle quali troveranno spazio tutto ciò che è alta tecnologia e digitalizzazione. Noi puntiamo all’assistenza di massima prossimità anche se possibile a domicilio per i pazienti”.

I lavori sono coordinati da Vasco Giannotti, presidente del Forum risk management in Sanità, e da Massimiliano Maisano, dirigente responsabile gestione degli investimenti dell’assessorato regionale della Salute. Oltre all’assessore Volo, sono presenti Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica; Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico; Giovanna Spatari, rettore dell’Università degli studi di Messina; Francesco Tomasello, rettore dell’Università degli Studi di Enna; Stefano Lorusso, direttore generale dsigitalizzazione, sistema informativo sanitario e statistica del ministero della Salute; Mariano Corso, professore ordinario di leadership and innovation e cofondatore degli osservatori digital innovation del Politecnico di Milano.

Il Forum Mediterraneo in Sanità Sicilia 2024, accreditato Ecm affronta anche i temi della bioingegneria, dell’intelligenza artificiale per la ricerca e produzione di nuovi farmaci e dell’innovazione dei percorsi clinici e assistenziali.

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Nella sanità la Sicilia sta rispettando le tempistiche dettate dal Pnrr per la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, oltre che delle centrali operative territoriali (Cot), quest’ultime già operative con la firma nel decreto apposta venerdì scorso dall’assessore alla Salute Giovanna Volo, che ha anticipato di qualche giorno la scadenza fissata per oggi dal programma europeo.

A fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti del Pnrr e di quelli finanziati dallo Stato per nuovi ospedali e rifunzionalizzazione di quelli esistenti è l’ingegnere Massimiliano Maisano, dirigente responsabile della gestione degli investimenti dell’assessorato regionale alla Salute. Conversando con i cronisti a margine del Forum mediterraneo in sanità in corso a Palazzo dei Normanni, l’ingegnere Maisano ha fatto un quadro della situazione.

“Il piano strategico della Regione si sta articolando su due assi: i progetti a valere sul Pnrr e quelli finanziati dallo Stato in base all’art.20 della legge 67 del 1988 – ha detto -. Riguardo al Pnrr sono operative le 54 Cot e sono stati appaltati i lavori per le 155 case di comunità e i 43 ospedali di comunità. Sul fronte della digitalizzazione, la Sicilia è tra le poche regioni che hanno sottoscritto e impegnato oltre il 75% delle risorse pari a 139 milioni, sulle grandi attrezzature l’ottimo lavoro svolto dalle Aziende ha portato delle economie che hanno consentito di acquistarne altre 39 in più rispetto a quelle assegnate dal Pnrr alla Regione. C’è anche una coerenza con lo sviluppo dell’offerta ospedaliera che si rifà al finanziamento dello Stato per 750 milioni di euro in base all’art.20 della legge 67 dell’88: verranno realizzai l’ospedale di Siracusa di secondo livello, il nuovo Policlinico a Palermo, l’ospedale pediatrico di eccellenza, il polo oncoematologico che è l’estensione dell’ospedale Cervello, e sarà rifunzionalizzato l’ospedale Ingrassia a Palermo”.

Il dirigente ha sottolineato che “il pilastro che lega tutte queste realizzazioni è lo sviluppo di un sopporto Ict, digitalizzazione e informatizzazione dei processi”. “E’ lo strumento attraverso il quale si da’ la continuità fra l’ospedale e il territorio – ha proseguito – Fondamentale è il fascicolo sanitario elettronico che diventa il cardine per la raccolta dei dati per mettere a disposizione dei professionisti le informazioni che servono. L’indirizzo dato dall’assessore Volo è di puntare molto sulla telemedicina quale strumento per rendere equa e di qualità l’offerta su tutto il territorio, comprese isole minori e comunità montante. Stiamo adeguando anche anche gli altri interventi sulle tempistiche del Pnrr per garantire quella coerenza che è la mission indicata dall’assessore”.

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30 Settembre 2024, 12:29

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