Sanità, disturbi alimentari | Esperti a confronto a Palermo

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28 Ottobre 2013, 14:42

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PALERMO – Creare una rete a livello internazionale e dei percorsi teorici assistenziali per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare. Il tutto tramite la realizzazione di un servizio di trattamento semiresidenziale in strutture dedicate, implementando le attività del Cedial (Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Asp di Palermo).

Queste le linee guida del Progetto Obiettivo 2010 del Piano Sanitario Nazionale “Bulimia e Anoressia” presentato al convegno internazionale “International Conference on Eating Disorderes – Percorsi teorici assistenziali per i Disturbi del comportamento Alimentare” al Mondello Palace Hotel. L’iniziativa è promossa dal dipartimento di Salute mentale, Dipendenze patologiche, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Asp Palermo, su fondi dell’assessorato della Salute Regione Siciliana e realizzato dalla cooperativa “La Lucerna Onlus”.

L’obiettivo è proprio quello di mettere in stretto contatto la Sicilia con le realtà sanitarie europee, permettendo un confronto tra i percorsi teorici e assistenziali per la cura dei disturbi alimentari e consolidare l’architettura dell’ambito assistenziale. Il Cedial, unica struttura pubblica in Sicilia e nel sud Italia, è in grado di trovare tutti i possibili livelli di cura che, partendo dall’ambulatorio, con l’invio del medico curante, permette la realizzazione di un progetto terapeutico personalizzato che potrà essere svolto in struttura semiresidenziale o residenziale. Per i casi più gravi che necessitano di una ospedalizzazione, sono in corso tutte le procedure per la realizzazione di un protocollo d’intesa con il reparto di medicina interna seconda dell’ospedale Civico di Palermo.

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I DCA, rappresentati principalmente da anoressia nervosa, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata, si stanno diffondendo con notevole rapidità e riguardano fasce sempre più ampie di popolazione. Secondo i dati dell’associazione nazionale Andid, “l’anoressia oggi colpisce anche i bambini a partire dagli otto anni di età”. Solo a Palermo, entrata nella top ten delle città col più alto numero di pazienti affetti da disturbi alimentari, si contano 2.600 persone seguite dall’Asp e nove persone su 10 non chiedono aiuto, sottovalutando il problema.

“In Italia fanno circa 3 milioni di persone, dieci ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni soffrono di disturbi del comportamento alimentare e nel 90% dei casi sono donne – dice il direttore del dipartimento Salute Mentale, Giorgio Serio -. La problematica ha a che fare sia con il rapporto che si ha col proprio corpo, sia con le figure parentali più significative. Le dipendenze alimentari – precisa – sono legate, a parer mio, anche a una determinata modalità disfunzionale e pertanto è indispensabile che si sviluppino dei trattamenti con dei programmi psico-educativi mirati. L’importanza di questi incontri consiste proprio nel ridurre il ‘fai da te’ e individuare un percorso comune che possa indicare la soluzione più efficace per uscire dal tunnel”.

Presente anche Maurizio D’Arpa, Dirigente Responsabile del DPS Servizio 9: “L’iniziativa di oggi è ad ampio respiro internazionale. La costruzione di percorsi assistenziali è mirata alla crescita del Cedial di Palermo, partito nel 2010 e teso a valorizzare l’esperienza, costruendo un percorso che sia di riferimento per tutte le realtà regionali. Siamo in una fase in cui stiamo potenziando la costituzione di reti dedicate. Per fare ciò ci doteremo di servizi adeguati per meglio garantire l’offerta assistenziale”.

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28 Ottobre 2013, 14:42

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