19 Dicembre 2020, 05:02
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CATANIA – Guerra tra colossi nella gestione dei servizi di vigilanza nelle strutture sanitarie. Sullo sfondo gli appalti milionari delle principali strutture etnee e un colpo di scena, la Sicurtransport ha preparato un dossier per l’Anac e la Corte dei Conti: “Com’è possibile – chiede il consigliere di amministrazione Salvatore Finazzo – che siano stati affidati oltre 11milioni di euro di servizi senza copertura finanziaria, senza gara e con il rischio di un danno erariale?”.
Salvatore Finazzo, uno dei big del settore della vigilanza privata, ha preparato un dossier, che attualmente si trova sul tavolo dell’assessore al Bilancio Gaetano Armao, è stato depositato alla Corte dei Conti e, per competenza, anche alla Procura di Catania guidata da Carmelo Zuccaro.
Finazzo punta il dito sugli ultimi atti della Centrale unica di committenza, prima dell’arresto, per corruzione, del super manager Fabio Damiani, essendo il bando risalente al 2017. Ma è bene precisare che non risulta alcun rilievo penale, da parte degli inquirenti, su questa procedura.
Quello conteso è il lotto 2, da oltre 17milioni di euro, per la vigilanza armata del Garibaldi, del Cannizzaro, dell’Asp e del Policlinico. Viene aggiudicato, l’1 aprile 2019, con un importo di 16,2 milioni di euro. Un mese dopo, l’Asp aderisce alla convenzione stipulata dalla Centrale unica di committenza ed emette ordinativi per 9.4milioni di euro. “In quel momento – sostiene la Sicurtransport – considerando l’importo di 16,2milioni di euro di aggiudicazione, ne restavano 6,8milioni disponibili”.
L’1 marzo del 2020, l’azienda che gestisce il Garibaldi sigla una convenzione da 7,4milioni di euro, “superando il tetto massimo di spesa”. “Quasi 600mila euro – scrive la Sicurtransport – erano privi di copertura”.
Il 23 ottobre del 2020 arriva la convenzione del Policlinico di Catania: 10,6milioni di euro iva esclusa. “Si tratta di una convenzione – aggiunge l’amministratore della Sicurtransport – che supera il tetto massimo di spesa e che è stata siglata in totale assenza di copertura finanziaria, con un affidamento diretto della gara”. Dati alla mano, nel dossier del colosso di vigilanza, con i quasi 600 mila euro “fuori copertura” dell’appalto del Garibaldi e i 10,6milioni del Policlinico Rodolico e San Marco, il totale “privo di copertura” sale a 11.2 milioni di euro.
Finazzo sottolinea che “la delibera del Policlinico è stata adottata per un importo non assistito da alcuna copertura finanziaria e superiore alla provvista massima utilizzabile”. E ancora: “L’appalto è stato affidato senza gara e senza alcuna nuova bandizione”.
I vertici del Policlinico di Catania, contattati da LiveSicilia attraverso l’Urp, sottolineano che “a effettuare la gara è stata la Cuc, noi avevamo solo l’obbligo di adesione”.
Dopo l’arresto di Damiani, sono stati nominati nuovi vertici, che adesso si trovano questa patata bollente tra gli incartamenti. Abbiamo provato a contattare il ragioniere generale Ignazio Tozzo, per riannodare i fili di questa matassa.
Nei prossimi giorni il nuovo appalto entrerà a pieno regime, ma resta il mistero sugli 11milioni di euro “in più” rispetto all’importo previsto dal bando.
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19 Dicembre 2020, 05:02