Sanità, fumata nera: i privati e l'assessore non si intendono

Sanità, fumata nera: i privati e l’assessore non si intendono

L'incontro non è andato bene. Dal 20 di ogni mese visite a rischio.

(Roberto Puglisi) Fumata nera dall’incontro tra i privati convenzionati e l’assessore alla Salute, Giovanna Volo. L’agitazione continua. “Nulla di fatto, purtroppo. Ci hanno proposto un aumento di undici milioni di euro, rispetto ai sessanta milioni che sarebbero necessari, confermiamo lo stato di agitazione e da giorno 20 di ogni mese saremo costretti a sospendere le prestazioni convenzionate per fine budget”. Così i coordinatori del CIMEST (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, alla fine della riunione.

Una riunione tesa

La campana che suona, al momento, in attesa di una nota ufficiale da piazza Ziino, sede dell’assessorato e dell’incontro, è quella dei sindacalisti che hanno discusso con la titolare della Sanità in Sicilia. Si racconta di una riunione tesa, con qualche picco polemico. “Per l’assessore Volo – dicono Gibiino e Calvaruso – il privato convenzionato è un semplice supporto al pubblico, da usare saltuariamente. Invece, il nostro comparto è sempre più essenziale per la salute dei siciliani e per la vigilanza sul territorio. Se non ci sarà il sostegno dovuto, pagheranno i malati, che non potranno curarsi. Senza contare le ricadute occupazionali sui dipendenti che portano avanti il loro impegno con abnegazione”. Sono toni molto diversi da quelli ‘aperturisti’ con cui si annunciava, qualche settimana fa, la sospensione della vertenza, in attesa del briefing di oggi. Che non è andato bene.

Le spine della Sanità

Quella del privato convenzionato è soltanto una delle tante partite aperte nel difficile momento della Sanità siciliana – come le altre, più delle altre – impegnata nella complessa fuoriuscita da una pandemia che ha mostrato i limiti del sistema, indicando, forse, delle strade, che, però, non sono state seguite. C’è il nodo intricato dei precari Covid che saranno ricevuti, tramite le rappresentanze sindacali, il 31 marzo prossimo, per discutere la bozza di stabilizzazioni pensata dall’assessorato. C’è la protesta della Rete degli ambulatori popolari – che curano i pazienti senza risorse, aggrappati a liste pubbliche infinite – con un sit in previsto per il prossimo 15 aprile. Uno sguardo alla situazione generale offre la radiografia di crepe e spaccature che la politica dovrebbe governare, seppure molte questioni provengano dal passato. Ma il presente ha le sembianze di un dramma in rapidissimo in avvicinamento. E i protagonisti, loro malgrado, sono e saranno i siciliani bisognosi di cure.

Volo: “Fiduciosa in una soluzione condivisa”

Per l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, l’incontro di oggi con i rappresentanti dei laboratori privati convenzionati “si è svolto con la massima franchezza su tutte le questioni da affrontare. Abbiamo portato sul tavolo delle proposte che sono percorribili relativamente alle risorse che sono attualmente a nostra disposizione per il 2022 e per il 2023”. Non solo. “I sindacati ci hanno consegnato una controproposta che verificheremo nei prossimi giorni. Il tavolo è stato aggiornato e ci rivedremo tra otto giorni. L’incontro si è svolto in un clima di grande correttezza e siamo fiduciosi che una soluzione condivisa si possa trovare”, ha concluso l’assessore Volo al termine della riunione con i rappresentanti sindacali dei laboratori e degli ambulatori privati convenzionati.


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