14 Giugno 2011, 10:52
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Regione contro Regione. La controllata contro la controllante. La Multiservizi Spa – la società controllata da Palazzo d’Orléans che si occupa dei servizi di sanificazione, della fornitura degli operatori tecnici ausiliari ospedalieri nelle Asp e di servizi ausiliari in vari dipartimenti regionali – batte cassa con la Regione: oggetto, il recupero coatto di 11,7 milioni di crediti che l’azienda vanta nei confronti regionali alla Salute per servizi risalenti al periodo fra il 2003 e il 2007, una procedura che secondo i sindacati sarebbe stata avviata negli ultimi giorni.
Ma la questione è più complessa: secondo il dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità, infatti, “già da tempo è stata avviata l’interlocuzione con la Multiservizi SpA per la definizione delle pendenze debitorie dell’assessorato”. In altre parole, la Regione sostiene di essersi rivolta a Multiservizi per trovare un accordo. La risposta è già nella nota ufficiale di Palazzo d’Orléans: “A tale richiesta non è pervenuta, a tutt’oggi, alcuna risposta”.
Nel frattempo il presidente della società, Maurizio Pirillo, ha scritto ai sindacati. “Il presidente – si legge in una nota del Cobas/Codir – ha informato con una nota i sindacati dell’avvio della procedura di recupero coatto”. Una circostanza che ha spinto il sindacato di base a lanciare l’allarme: “Il mancato pagamento dei crediti, iscritti nel capitolo 412.521 del bilancio regionale – spiega il Cobas/Codir -, oltre a ritardare l’erogazione delle spettanze ai 948 lavoratori in servizio, sta causando l’insorgenza di responsabilità civili e penali per i mancati versamenti Iva e Irap già omessi dal 2010, con il riverbero anche di responsabilità per danno all’erario”.
Per la Regione, però, è solo una questione di incomprensioni. “Già ad inizio di giugno, nonostante l’espressa disponibilità dell’assessorato della Salute ad accelerare i tempi di soluzione della vertenza – sostiene l’assessorato di piazza Ziino -, il presidente della Multiservizi SpA, Maurizio Pirillo, ha preferito attendere la celebrazione dell’assemblea ordinaria dei soci della stessa Multiservizi fissata per il 6 giugno scorso”. Tutto risolto il giorno dopo? Tutt’altro: “Lo scorso 7 giugno – affermano dalla Regione – è stata inviata una lettera al presidente di Multiservizi SpA nella quale si chiedeva la disponibilità ad un incontro anche con i funzionari dell’assessorato al Bilancio finalizzato alla verifica della possibilità di utilizzare la quota di incremento delle risorse stanziate nel bilancio 2011 della Regione siciliana nonchè a definire le condizioni in via transattiva delle pendenze debitorie in questione che fanno riferimento ai servizi resi tra il 2003 e il 2007”. Anche perché, garantiscono da piazza Ziino, “le somme sono disponibili in bilancio a partire dalla fine dello scorso mese di maggio”.
Ma intanto resta il muro contro muro. Come già era successo nel caso dei debiti pregressi per il 118. Con conseguenze che secondo i sindacati ricadono tutte sui lavoratori: “Il perdurare di questa situazione – dichiarano Michele D’Amico e Maurizio Abbate della segretaria regionale del settore terziario Cobas/Codir – oltre a creare una palese difficoltà all’azienda partecipata, evidenzia la mancanza di senso di responsabilità dei vertici dell’assessorato che sembrano incuranti dei gravi danni che si stanno creando ai lavoratori e alla collettività costretta a sobbarcarsi maggiori oneri derivanti dai ritardati pagamenti degli oneri tributari e previdenziali. Non vorremmo che l’assessore alla Salute, Massimo Russo – concludono i due sindacalisti – voglia trasformare un’azienda sana, la Multiservizi, in un’azienda in dissesto finanziario creando una sorta di Gesip-bis”. Con una particolarità, però: i soldi, stavolta, almeno secondo la Regione, ci sono. Quel che manca è una telefonata. Nella Regione dei paradossi nessuno si stupisca.
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14 Giugno 2011, 10:52