18 Novembre 2011, 15:40
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Il progetto di riforma della sanità “segna in Sicilia il passo e, tra tagli e mancata riorganizzazione, per i cittadini diventa sempre più difficile fruire del diritto alla salute”. Lo sostiene la Cgil. “La verità – ha detto in una conferenza stampa Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia – è che siamo ancora fermi al piano di rientro, mentre ci preoccupa non poco quanto confermato ieri dalla Corte dei Conti e cioé che la regione ha continuato a mettere un bilancio una quota di compartecipazione per la sanità pari al 42%, contro il 49% richiesto dalla Stato, come la Cgil da tempo sottolinea”.
“Questo – ha specificato – potrebbe avere ricadute assai negative, in termini di mancanza di risorse, con gravi ripercussioni sui cittadini”. Il sindacato chiede “l’abolizione dei superticket”. “Non si può pensare – ha aggiunto Elvira Morana, della segreteria regionale Cgil – di mantenere a carico dei cittadini gli oltre 29 milioni che si dovrebbero recuperare con il superticket, ma il governo regionale deve trovare un’alternativa”. “Anche la riduzione dei fondi alle università – ha osservato Giusto Scozzaro, segretario della Flc Cgil siciliana – sta avendo ripercussioni sulla sanità, se si considera il processo di depauperamento dei docenti che si è innescato. Anche su questo bisogna intervenire”.
(nella foto l’assessore Massimo Russo)
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18 Novembre 2011, 15:40